Elezioni comunali, alla prima prova Schlein non convince: la destra prende tutti i capoluoghi tranne quello in cui Elly non è mai andata

La sfida era in salita, ma il Pd ha perso quasi tutte le sfide esclusa Vicenza. Già finito l’effetto primarie?

Non aveva scelto lei i candidati e anche al primo turno la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha partecipato alla sfida come se la partita non la riguardasse completamente (come non ricordare la conferenza stampa post voto iniziata con l’idea di non prendere la parola per lasciare spazio ai referenti Taruffi e Baruffi). Ora, però, che anche i ballottaggi di queste elezioni comunali si sono conclusi è difficile non ammettere che per la leader eletta da poco alla guida del Nazareno i risultati siano più negativi che positivi, sebbene la sfida fosse in salita su più fronti. Nessuno dei tre capoluoghi toscani al voto (Siena, Pisa e Massa), tutti con sindaci di centrodestra ma una storica tradizione di sinistra, è tornato da quella parte dell’emiciclo politico. Ancona, da sempre a sinistra, passa al centrodestra ed è tra l’altro proprio su questa città che la premier Giorgia Meloni aveva messo maggior impegno personale. L’unico spostamento a sinistra è per Vicenza dove il giovane Giacomo Possamai ha superato l’uscente Francesco Rucco. Bene per il Pd, peccato che questa sia la sfida che la segretaria ha seguito di meno concordando con il candidato di non presentarsi mai in campagna elettorale. Vanno un po’ meglio le sfide minori in Puglia e Campania, ma non è detto che sia una buona notizia per la leader: come Michele Emiliano ha detto esplicitamente (Vincenzo De Luca per il momento incassa in silenzio) in Puglia si vince quando i candidati sono riconducibili alla «coalizione che governa la Puglia», cioè a lui. A Brindisi, «le divisioni tra la sinistra di Riccardo Rossi e la coalizione Pd-M5S-civiche hanno determinato la sconfitta», dice ancora il governatore. In Sicilia, dove lo spoglio va per le lunghe, la destra prende quasi tutti i capoluoghi al voto e in particolare Catania dove i leader della coalizione venerdì hanno chiuso la campagna elettorale. Senza giri di parole, Antonio Rubino del Pd ha detto che «se dovessero essere confermati i primi risultati saremmo di fronte ad una vera e propria catastrofe elettorale». «Abbiamo ottenuto buoni risultati e qualche vittoria che potrebbe definirsi storica come ad Ancona a conferma del fatto che non esistono più le roccaforti», ha commentato invece Giorgia Meloni in un videomessaggio. Schlein nel tardo pomeriggio ha riunito la segreteria. Ma sembra chiaro che la rimonta che doveva portare a recuperare in vista delle Europee del 2024 ha subito perlomeno una battuta d’arresto.


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