Silvio Berlusconi folgorato dalla bolletta della luce. In un anno un milione in più, ma Draghi gli ha dato un aiutino

Un aiuto per alleggerire le bollette della luce è arrivato dal primo decreto contro il caro energia del governo Draghi

Che Silvio Berlusconi non fosse convinto delle maxi-sanzioni alla Russia e della guerra in corso in Ucraina è apparso più volte evidente in questi mesi. Solo ora però si scopre una ragione molto personale: l’effetto-guerra sulla bolletta della luce pagata dal Cavaliere nelle sue tre principali ville. In un solo anno infatti è aumentata di quasi un milione di euro, passando da 518.828 euro a 1.484.238 euro.


Il particolare emerge dal deposito alla Camera di commercio di Milano del bilancio 2022 della Immobiliare Idra spa, la società che ha il controllo delle tre principali ville di Berlusconi: villa San Martino ad Arcore, villa Belvedere a Macherio e villa Certosa a Porto Rotondo. L’aumento della bolletta è stato in cifra assoluta 965.410 euro, che ha fatto triplicare in un anno il costo del 2021. È andata invece meglio con la bolletta del gas che in controtendenza è addirittura scesa di 9.561 euro, passando da 187.916 a 178.355 euro. La seconda stangata è arrivata invece dalla bolletta dell’acqua, che in un anno è passata da 1.042.456 euro a 1.357.422 euro, con un incremento assoluto di circa 315 mila euro.


Grazie al primo decreto contro il rincaro bollette varato dal governo di Mario Draghi però a Berlusconi è arrivato anche un aiutino del governo sotto forma di crediti di imposta che hanno reso un pizzico meno amara la bolletta della luce. Nel bilancio infatti figura un “contributo in conto esercizio” di 133.502 euro che i manager del Cavaliere spiegano “erogato dallo Stato con il dl Aiuti sotto forma di credito di imposta a parziale ristoro dell’aumento die costi di energia elettrica e gas”. Alla fine comunque la gestione delle ville si è rivelata piuttosto salata, perché il bilancio della Immobiliare Idra ha chiuso in perdita di 9,5 milioni di euro.

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