Omicidio Matteuzzi, a processo per diffamazione anche i quattro hater che “giustificarono” il femminicidio sui social

Tra loro anche Donatello Alberti, ex dirigente della Croce Bianca, che aveva commentato la notizia della morte della donna, scrivendo: «Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso»

Giustificavano sui social l’omicidio di Alessandra Matteuzzi , la donna uccisa il 23 agosto scorso dall’ex compagno, il calciatore 27enne Giovanni Padovani. E ora quattro di loro andranno a processo con l’accusa di diffamazione aggravata per aver offeso la memoria della donna, dopo la denuncia presentata dai familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini. La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 gennaio 2024. Tra i quattro che andranno a processo c’è anche Donatello Alberti ex dirigente della Croce Bianca che aveva commentato la notizia della morte della donna, scrivendo: «Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso». All’epoca le amiche della donna uccisa replicarono: «Esempi sani e giusti, non ferite gratuite nei confronti di chi non può più difendersi». Intanto proseguono le indagini della polizia postale e del pm Bruno Fedeli che stanno analizzando le segnalazioni presentate dagli avvocati della famiglia Matteuzzi. In parallelo, va avanti il processo per l’ex calciatore Giovanni Padovani, accusato di omicidio pluriaggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e legame affettivo e per cui è stata chiesta una perizia psichiatrica per valutare se l’uomo è in grado di affrontare il processo.


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