Chi è Celeste Saulo, la prima donna a capo dell’Organizzazione mondiale di meteorologia

La sua linea: «Proteggere le economie e le popolazioni dai cambiamenti climatici. Priorità ai più vulnerabili»

L’argentina Celeste Saulo sarà a capo dell’Organizzazione mondiale della meteorologia (Omm). Saulo, 59 anni, dal 2014 numero uno della Omm argentina, già vicepresidente, diventerà segretaria generale dall’1 gennaio 2024, sostituendo il collega finlandese Petteri Taalas. A comunicarlo è l’ente stesso sul suo sito. «In questi tempi in cui la disuguaglianza e il cambiamento climatico sono le maggiori minacce globali, l’OMM deve contribuire a rafforzare i Servizi meteorologici e idrologici per proteggere le popolazioni e le loro economie, fornendo servizi tempestivi ed efficaci e sistemi di allerta precoce», ha dichiarato Saulo. «La mia ambizione – ha aggiunto la futura segretaria – è guidare l’OMM verso uno scenario in cui la voce di tutti i membri sia ascoltata allo stesso modo, dando la priorità a quelli più vulnerabili e in cui le azioni che intraprende siano allineate con le esigenze e le particolarità di ciascuno di loro». L’Organizzazione mondiale della Metereologia, nata dall’International Meteorological Organization, fondata nel 1873, è divenuta nel 1951 l’agenzia delle Nazioni Unite per tutto ciò che riguarda la meterologia, l’idrologia e la geofisica. Ha base in Svizzera, a Ginevra. Guida i servizi metereologici e idrologici nazionali dei paesi membri e segue la prevenzione e la ricerca sia sui cambiamenti climatici (inclusi i problemi a questi correlati), sia sulle risorse idriche, i trasporti e perfino la sicurezza alimentare. A coadiuvare l’azione di Saulo ci sarà Abdulla Al Mandous, direttore generale del Centro nazionale di meteorologia, rappresentante permanente degli Emirati Arabi Uniti. Avrà l’incarico di Presidente mentre Saulo è stata eletta ai vertici come Segretario Generale dopo aver ricevuto la necessaria maggioranza dei due terzi dei voti dai delegati al Congresso (circa 193 membri in totale).


(foto in copertina da Wmo.it, sito ufficiale Omm)


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