Il file audio che incastra Donald Trump: «Ha tenuto un documento del Pentagono sull’attacco all’Iran»

I pubblici ministeri federali lo hanno ottenuto nell’indagine sul materiale classificato portato a Mar-a-Lago dopo aver lasciato la Casa Bianca

C’è un file audio di due minuti in cui Donald Trump ammette di aver trattenuto un documento riservato del Pentagono sull’Iran. I pubblici ministeri federali lo hanno ottenuto nell’indagine sul materiale classificato portato a Mar-a-Lago dopo aver lasciato la Casa Bianca. L’audio risale all’estate del 2021. Si parla di un possibile attacco a Teheran. Il file, secondo la Cnn che ne ha parlato per prima, indicherebbe che Trump era consapevole di aver conservato materiale classificato dopo la fine del suo mandato di presidente degli Stati Uniti. Questo smentisce la sua tesi difensiva nell’indagine. La villa di Trump a Mar-a-Lago è stata perquisita nell’agosto scorso. Tra le carte c’erano informazioni di intelligence proprio sull’Iran.


Mar-a-Lago

La Cnn non ha ascoltato la registrazione. Ma chi lo ha fatto assicura al media che le parole di Trump suggeriscono che vorrebbe condividere le informazioni. Ma allo stesso tempo è consapevole dei limiti dei suoi poteri. Una fonte ha riferito che la parte rilevante dell’audio dura circa due minuti. Un’altra fonte sostiene che l’estratto fa parte di un discorso molto più lungo. I procuratori hanno già sentito come testimone il generale Mark Milley, all’epoca capo dello stato maggiore congiunto. L’incontro in questione risale al luglio 2021. Si è tenuto al golf club di Trump a Bedminster, nel New Jersey, con due persone che hanno lavorato all’autobiografia dell’ex capo dello staff di Trump, Mark Meadows. Oltre che con collaboratori dipendenti dell’ex presidente, tra cui lo specialista delle comunicazioni Margo Martin.


Le autorizzazioni di sicurezza

I partecipanti, secondo le fonti, non avevano autorizzazioni di sicurezza che consentissero loro di accedere a informazioni riservate. Meadows non ha partecipato alla riunione, sempre secondo le stesse fonti. L’autobiografia di Meadows include un resoconto di quello che sembra essere lo stesso incontro. Durante il colloquio Trump «ricorda un rapporto di quattro pagine scritto a macchina dallo stesso Mark Milley. Conteneva il piano del generale per attaccare l’Iran, dispiegando un numero enorme di truppe, un piano che Milley esortò il presidente Trump ad attuare più di una volta durante la sua presidenza». Il documento a cui Trump fa riferimento non è stato prodotto da Milley, ha precisato la Cnn. Il documento costituirebbe la prova che il tycoon ha sempre sostenuto di aver considerato desecretati i file portati via dalla Casa Bianca.

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