Acque contaminate in Romagna, la sfida dell’assessore: «Oggi ne bevo un bicchiere»

Andrea Corsini: per far tornare i turisti un gesto è meglio di campagne costosissime

L’assessore al turismo dell’Emilia-Romagna Andrea Corsini vuole fare festa nel giorno dell’inizio dell’estate al mare. Con un tuffo in acqua e una bella bevuta acqua marina. Perché vuole far sapere a tutti che l’acqua della Romagna è a posto. Corsini annuncia la sua iniziativa al Resto del Carlino. Il giornale ricorda che c’è un precedente: nel 1989 il capo dell’Apt Primo Grassi riempì un bicchiere con l’acqua dell’Adriatico pieno di mucillagine. E lo sorseggiò davanti alle telecamere per dimostrare che non c’erano pericoli. «Fu una mossa comunicativa straordinaria. Per far tornare i turisti fu più importante quel bicchiere d’acqua che mille costosissime campagne», ricorda Corsini con Massimo Pandolfi.


Un tuffo dove l’acqua è più blu

Per questo lui vuole fare la stessa cosa: «Per prima cosa mi tufferò in acqua nella mia Cervia e magari berrò anche un bicchiere d’acqua marina…. Ci teniamo alla trasparenza e ancora di più alla sicurezza dei cittadini. Voglio dire che dove c’è l’ok dell’Arpa, non c’è alcun rischio a fare il bagno». L’alluvione ha fatto sorgere la domanda: il mare è sicuro? Per tutte le schifezze che i fiumi hanno scaricato nell’Adriatico. Ma l’assessore è intervenuto: «Ho rinviato l’avvio di una settimana dell’attività balneare e ci è andata bene. Dovevamo cominciare la stagione la scorsa settimana e il pronti e via prevede fra le altre cose anche il primo check-up dell’Adriatico. Dieci giorni fa il controllo avrebbe dato probabilmente risultati disastrosi. Mi dicono che sono finiti nell’Adriatico 450 milioni di metri cubi d’acqua di un certo tipo».


Le analisi

Ora le prime analisi hanno detto che la balneazione è vietata in 19 punti su 98: «In primis i lidi ravennati. Ma poco fa ho ricevuto anche il nuovo verdetto su sette controanalisi: alla Bassona Nord, foce del Bevano, si può rifare il bagno. Gli altri sei esiti li avremo oggi. Siamo soddisfatti dopo tutto quello che è successo. E rifaremo i controlli». Quando? «Ogni giorno: finché i valori non torneranno regolari e potremo dire a tutti: fate un tuffo senza paura. Poi da ruotine si faranno altri quattro controlli durante l’estate». Corsini spiega che in alcuni alberghi sono arrivate disdette «quindici giorni fa. E soprattutto più che per le disdette si temeva per le mancate prenotazioni e c’è stato in un baleno un calo del fatturato fino al 10%. Ma la musica è già cambiata. Me lo dice una ricerca fatta su un campione di 900 strutture ricettive. E sa cosa mi raccontano tanti amici albergatori?».

La campagna

Cosa? «Che ricevono telefonate da vecchi clienti tedeschi che ultimamente sceglievano altri lidi. Chiamano e dicono: torniamo in Romagna anche per solidarietà, vogliamo aiutarvi. Bello». E ora l’assessore vuole far passare il messaggio: «Con una campagna straordinaria. Stiamo tappezzando aeroporti, stazioni ferroviarie e fermate dei bus di decine di città italiane e di altre città di dodici paesi stranieri. È un grande sforzo, ma dobbiamo farlo per tutti i cittadini in difficoltà. Se riparte la Romagna, riparte anche tutta la regione. Riparte l’Italia».

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