Emilia-Romagna, il consigliere leghista Rancan accusato di aver finto un incidente stradale: indagato

Nell’inchiesta sulle frodi assicurative anche l’esponente politico che respinge le accuse. Il legale: «Fatti contestati da lui mai neppure ipotizzati»

La procura di Piacenza ha avviato un’inchiesta su una serie di falsi incidenti stradali inscenati per frodare le assicurazioni. Incidenti che sarebbero avvenuti nel Piacentino, tra la Valdarda e la Bassa. Nelle carte, tra i 30 indagati, ci sarebbe il nome di Matteo Rancan, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna e segretario del partito in Emilia. A darne notizia è il quotidiano Libertà. Per l’accusa, nei mesi di aprile e maggio 2021, l’esponente del Carroccio «avrebbe ottenuto un indennizzo di 893 euro, dopo che una fotografia falsificata venne inviata alla sua assicurazione per dimostrare la rottura del parabrezza della sua Bmw X1», scrive l’Ansa. Nel capo d’imputazione, si leggerebbe che Rancan «compilava e firmava una dichiarazione attestante l’esistenza di un sinistro non accaduto e percepiva indennizzo assicurativo». Il consigliere leghista respinge ogni accusa. Il suo legale, l’avvocato Andrea Perini, ha dichiarato: «Il mio cliente è rimasto del tutto sorpreso dalla notizia di essere indagato, tanto più per fatti da lui mai neppure pensati. Tra l’altro, essendo le indagini della procura coperte dal segreto istruttorio, non ha ancora avuto modo di poter capire cosa possa essere accaduto e perché il suo nome risulti ingiustamente coinvolto». Oltre alla truffa assicurativa, gli inquirenti contestano ad alcuni indagati il reato di falso.


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