Il chirurgo Alfieri dopo l’operazione al Papa: «Sta bene: non ha altre malattie». La battuta al medico dopo il risveglio

Il professore ha inoltre rassicurato sul fatto che «la patologia per cui è stato operato oggi è benigna: dopo il periodo post-operatorio non lascerà alcuna traccia»

Dopo l’intervento al Policlinico Gemelli di Roma a cui si è sottoposto oggi, 7 giugno, papa Francesco sta bene: a tranquillizzare il mondo sulle sue condizioni di salute è il professore Sergio Alfieri, a capo dell’equipe che è intervenuta per risolvere un laparocele addominale. Dall’atrio del Policlinico Gemelli ha infatti affermato: «L’intervento e l’anestesia si sono svolti senza complicazioni. Il Santo Padre è già sveglio, e ha già scherzato con me: mi ha chiesto quando facciamo la terza [operazione]». Non ha potuto dare informazioni riguardo la degenza, mentre ha affermato che «l’intervento eseguito due anni fa è stato per una patologia benigna, ovvero la sclerosi diverticolare. Anche la patologia per cui è stato operato oggi è benigna: dopo il periodo post-operatorio non lascerà alcuna traccia. Non ha altre malattie, non sono state trovate altre patologie». A proposito dell’anestesia generale, Alfieri ha ribadito che il pontefice non ha mai avuto problemi e ora, dopo l’operazione «potrà fare una vita normale».


L’irona di Bergoglio

Non appena si è svegliato dall’anestesia, il papa non ha resistito a fare una battuta al medico che lo ha operato. Arrivato ormai al secondo intervento, il pontefice gli ha detto subito dopo aver aperto gli occhi: «Quando facciamo la terza?». Alfieri ha poi voluto ringraziare l’equipe che lo ha aiutato e tutto il personale dell’ospedale: «Lavoro da molti anni in questa struttura, voglio ringraziare gli infermieri, gli strumentisti, i portantini e tutti coloro che mettono in moto la macchina».


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