Papa Francesco fuori dalla sala operatoria, intervento di 3 ore «senza complicazioni»

Il pontefice è tornato nel suo appartamento al decimo piano del Policlinico Gemelli di Roma dove resterà ricoverato per alcuni giorni

È durato tre ore l’intervento a cui è stato sottoposto papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma. L’intervento in anestesia generale di laparotomia e plastica della parete addominale con protesisi si è svolto senza complicazioni, secondo quanto comunica la sala stampa del Vaticano. Lasciata la sala operatoria, il pontefice è stato trasferito nel suo appartamento al decimo piano dell’ospedale. La mattinata del Papa era cominciata come una normale giornata di lavoro, che prima del ricovero aveva avuto anche due udienze private e quella generale in piazza San Pietro. «L’operazione concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, – come spiegato dalla sala stampa della Santa Sede – sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti». Sostanzialmente l’intervento ha come obiettivo quello di inserire una protesi in modo da scongiurare la possibilità che si creino occlusioni intestinali. L’inserimento della protesi si è reso necessario a causa di alcune ernie che si sono formate a seguito dell’intervento per stenosi diverticolare del sigma del luglio 2021. Nella giornata di ieri, 6 giugno, Bergoglio si è recato al Centro di Medicina dell’Invecchiamento (Cemi) dell’Ospedale universitario per alcuni controlli pre-operatori, per poi tornare in Vaticano. Lo scorso 29 marzo, Bergoglio era stato ricoverato nella struttura romana fino al 1 aprile in seguito a un’infezione respiratoria. Quanto ai tempi di degenza post-operatoria, come reso noto dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, «durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale».


Gli impegni prima del ricovero

Prima del ricovero, Papa Francesco ha voluto mantenere intatta l’agenda degli appuntamenti, a cominciare dall’udienza generale in piazza San Pietro. Poco prima aveva svolto due udienze private, la prima con il cardinale Luis Antonio G. Tagle, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, l’altra con Zuhair Alharthi, segretario del King Abdullah International Centre for Interreligious and Intercultural Dialogue. Sul suo profilo Twitter, il pontefice ha scritto: «Nel 150mo anniversario della sua nascita, chiediamo a Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, la grazia di amare Gesù come lei Lo ha amato, di offrirgli le nostre prove e i nostri dolori, come lei l’ha fatto, perché sia conosciuto e amato da tutti»


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