Diga di Kakhovka, Zelensky fa visita a Cherson: «Dobbiamo calcolare i danni e proteggere le vite umane» – I video

I filorussi riferiscono che il bilancio dell’inondazione sarebbe di «5 morti e 41 feriti». E accusano Kiev

Volodymyr Zelensky ha fatto visita a Cherson, la regione inondata a seguito della distruzione di una parte della diga antistante la città, attualmente sotto il controllo delle truppe russe. In particolare, in un valico dove la popolazione viene evacuata dalle aree allagate. Ha poi preso parte a una riunione operativa con i responsabili locali, testimoniata da un filmato che ha diffuso sul suo canale Telegram. «Il nostro compito è proteggere le vite e aiutare le persone il più possibile», ha detto ringraziando i soccorritori e i volontari. I temi del confronto si sono concentrati sulla situazione operativa da attuare, l’evacuazione della popolazione, e l’organizzazione della vita soccorso nelle zone allagate. «È importante calcolare i danni e stanziare fondi per risarcire i residenti colpiti dal disastro e sviluppare un programma per compensare le perdite o trasferire le imprese all’interno della regione di Cherson», ha detto il presidente dell’Ucraina.


Filorussi: «5 morti e 41 feriti»

Il capo dell’amministrazione comunale filorussa, Vadimir Leontyev fa sapere che, secondo le sue informazioni, sarebbero cinque le persone morte e 41 quelle ferite per il crollo della diga di Kakhovka. «È essenziale mantenere l’integrità del bacino di raffreddamento della centrale e del canale di scarico della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È fondamentale che l’impianto disponga di acqua sufficiente per fornire il raffreddamento essenziale al sito nei mesi a venire», ha precisato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Mariano Grossi. Inoltre, davanti alla Corte dell’Aia, la Russia ha ribadito la sua posizione: ad attaccare la diga di Kakhovka «è stata l’Ucraina che ha usato l’artiglieria». Ma da giorni continua il rimpallo di responsabilità.


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