Verso l’incriminazione di Donald Trump: notificata l’indagine penale all’ex presidente Usa

Intanto l’ex braccio Steve Bannon è stato convocato dal giurì

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è l’obiettivo di un’indagine penale. È quanto i pubblici ministeri federali hanno notificato all’ex presidente degli Stati Uniti. A riferirlo sono fonti informate dei fatti a Politico. Questo è il segno che il procuratore speciale Jack Smith, che sta indagando sulle carte classificate portate dal tycoon nella sua residenza a Mar-a-Lago, è in procinto di incriminare Trump. Ora è solo una questione di giorni, o forse di ore, perché il regolamento del dipartimento di Giustizia prevede che i procuratori possono inviare una lettera mirata a coloro che potrebbero essere accusati in relazione a un’indagine del gran giurì, dando loro l’opportunità di testimoniare prima che arrivi un atto d’accusa.


La cerchia dei fedelissimi nel mirino

D’altronde già nelle settimane scorse Smith ha portato al gran giurì che indaga sul caso dei documenti classificati diverse persone molto vicine all’ex presidente. Tra questi spicca Evan Corcoran, l’ex capo dello staff Mark Meadows, nonché suo legale. E il suo ex portavoce Taylor Budowich fatto sapere di essere stato interrogato in Florida. Ma non solo. Nel mirino delle indagini contro Trump c’è anche il volto di Steve Bannon, l’ex braccio destro di Trump alla Casa Bianca, che è stato chiamato per testimoniare dal grand giurì a Washington nell’ambito dell’indagine di Smith sulla rivolta del 6 gennaio a Capitol Hill e gli sforzi dell’ex presidente per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020. Ma c’è da sottolineare che il grand giurì che indaga su questo caso non è lo stesso di Miami che ha già interrogato Bannon sulle carte top secret finite a Mar-a-Lago.


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