«Ho fame, mia mamma è morta»: le prime parole ai soccorritori dei bambini ritrovati nella giungla in Colombia – Il video

Il filmato del momento in cui la guardia indigena Murui ritrova i fratellini

«Ho fame». «Mia mamma è morta». Sono queste le prime parole dei quattro bambini ritrovati vivi dopo un incidente aereo e 40 giorni da soli nella giungla in Colombia. La tv colombiana Rtvc ha trasmesso un video del momento in cui la guardia indigena Murui ritrova i fratellini e successivamente quando li consegna alla Forza armata colombiana. Le immagini sono girate con un telefono cellulare. Ieri il generale Pedro Sánchez García, 50 anni, a capo del Comando congiunto operazioni speciali della Colombia, ha raccontato che all’inizio i bimbi non si fidavano del cibo offerto ai militari. Che li hanno ritrovati seguendo le tracce di forbici, frutta e un pannolino che si sono lasciati dietro.


La farina manioca

Lesly Jacobombaire Mucutuy, di 13 anni, Soleiny Jacobombaire Mucutuy, di 9, Tien Noriel Ronoque Mucutuy, di 4, e Cristin Neriman Ranoque Mucutuy, di 1 anno hanno spiegato al nonno Fidencio Valencia che quando sentivano i rumori dei soldati nella giungla scappavano e si nascondevano. Perché avevano paura. L’uso della voce registrata della nonna li ha in qualche modo tranqullizzati. «Questo hanno fatto: scappavano», ha detto nonno Fidencio parlando alla tv Noticias Caracol. Ad aiutarli a sopravvivere è stata anche una scorta di farina di manioca che avevano portato in viaggio. Ne avevano tre chili e ne hanno mangiata per giorni, ha ricostruito invece il generale Sanchez. Dai racconti dei bambini è emerso anche che i piccoli hanno vegliato la loro mamma, Magdalena, nella sua agonia per quattro giorni. A dirlo è stata la maggiore dei quattro, Lesly.


Il filmato

«Mi ha detto che la mamma è sopravvissuta quattro giorni», ha commentato il vedovo, Manuel Roque. E prima di morire li ha incoraggiati, «andate. Vedrete chi è vostro papà», ha aggiunto. La famiglia stava scappando dalle Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Magdalena ed i suoi quattro bambini erano saliti sul Cessna 206 che si è schiantato per ricongiungersi al marito, parente del governatore della riserva indigena di Puerto Sabalo. Lui era scappato dalla zona ad aprile, dopo aver ricevuto minacce di morte dal fronte Carolina Ramírez. Le immagini sono girate con un telefono cellulare. Nel filmato si vede un indigeno che tiene tra le braccia la piccola Cristin cullandola e cantandole una nenia. Gli altri tre fratellini sono in piedi, accanto ai soccorritori.

«Ho fame, mia madre è morta»

Ricostruendo il momento dell’incontro alla tv, uno dei membri della squadra di ricerca, Nicolas Ordonez Gomes, ha raccontato: «La figlia maggiore, Lesly, con la piccola in braccio, è corsa verso di me e mi ha detto: “Ho fame”. “Uno dei due ragazzi era sdraiato. Si è alzato ed ha sussurrato : “Mia madre è morta”».

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