Verso nuove regole sulla giustizia sportiva, il piano del governo anche sulle plusvalenze: «Basta cambi di classifica a campionati in corso»

La bozza del decreto legge su pubblica amministrazione e sport approderà giovedì in Cdm

Nella bozza del decreto legge su pubblica amministrazione e sport su cui è al lavoro il governo c’è una revisione della giustizia sportiva. A riportare la notizia è l’Ansa, che anticipa alcuni dei punti di cui si discuterà al Consiglio dei ministri in programma per giovedì 15 giugno. Una delle principali novità è che la classifica non potrà più cambiare a campionato in corso per effetto delle sentenze della giustizia sportiva. L’esempio più lampante – e più recente – è quanto accaduto quest’anno alla Juventus, che nell’ambito del processo sul caso plusvalenze è stata prima penalizzata, poi graziata e infine di nuovo penalizzata in classifica. Il provvedimento a cui sta pensando il governo riguarderebbe non solo il calcio, ma tutte le federazioni, che sarebbero tenute ad adeguare i rispettivi regolamenti di giustizia sportiva. Già nelle scorse settimane, il ministro per lo Sport Andrea Abodi aveva fatto capire di voler evitare questo genere di situazioni, che rischiano di falsare la competitività del campionato.


Le altre novità previste

Dei circa 40 articoli che compongono il decreto legge sulla pubblica amministrazione, fa sapere l’Ansa, un terzo è dedicato proprio allo sport: dalla disciplina sui mandati e sulle deleghe delle cariche nello sport ai lavori in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Tra le modifiche previste ci sono alcune novità sul trattamento fiscale delle plusvalenze delle società sportive professionistiche, per evitare che si configurino nuovi casi di abusi. Previsto poi un ritorno alla centralità della Covisoc sul controllo finanziario. Per quanto riguarda i mandati e le deleghe dei componenti degli organismi sportivi, potrebbe esserci un’apertura per superare l’attuale limite di tre prescrizioni. Un’ipotesi potrebbe essere la possibilità di essere rieletti per un quarto mandato, a patto di raggiungere un quorum aumentato fino al 66%.


Credits foto: ANSA/Alessandro Di Marco

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