«Lui mi corteggiò, io dissi di no»: Barbara D’Urso ricorda Berlusconi e gli inizi della tv commerciale

La conduttrice: eravamo io, Boldi, Teocoli, Abatantuono e Lippi. Un’avventura meravigliosa

«Una mente geniale, che ha avuto il coraggio di creare la prima tv privata in Italia e l’ardire di dare un’opportunità anche a me». Barbara D’Urso in un’intervista a La Stampa oggi racconta i suoi inizi con Silvio Berlusconi. Ovvero quando negli anni ’70 a TeleMilano58 «eravamo io, Massimo Boldi, Teo Teocoli, Diego Abatantuono, Claudio Lippi e Patricia Pilcher. Un’avventura meravigliosa. A Milano 2, sotto l’Hotel Jolly. Berlusconi veniva tutte le sere. Voleva sapere che cosa stavamo facendo e che cosa avremmo detto. Aveva un’energia incredibile. E la trasmetteva a tutti. Eravamo orgogliosi di far parte di quel progetto», ricorda nel colloquio con Andrea Malaguti.


Gli inizi del Biscione

Erano gli albori della televisione commerciale in Italia: «Eravamo agli inizi di una tv sperimentale. Partecipavo a una trasmissione con Claudio Lippi, ero nel cast di Goal e facevo anche l’annunciatrice». E aggiunge: «Eravamo dentro a un’avventura che avrebbe portato alla nascita di Mediaset». Berlusconi, ricorda la conduttrice, le ha insegnato «la dedizione assoluta per il lavoro. L’attenzione per i dettagli. Io sono una maniaca del controllo. Proprio come lo era Silvio. Innamorato pazzo del suo lavoro, da sempre e per sempre. Anche negli ultimi mesi gli capitava di chiamare se durante un programma in prima serata vedeva qualcuno che gli sembrava vestito in maniera poco adatta».


Il futuro di Mediaset

Mentre sul futuro di Mediaset, al di là delle possibilità di una vendita, non si sbilancia: «Non lo so. Non ne ho proprio idea. Non me la sono chiesta. La notizia della morte di Silvio è stata violenta e improvvisa. Sapevo ovviamente del ricovero, ma non potevo immaginare quello che è successo». E conclude: «Si è chiusa un’era e siamo tutti molto tristi. Per me è venuto a mancare un punto di riferimento fondamentale». Ma racconta anche che Berlusconi confessò di averla corteggiata: «Anche questo lo ha fatto in diretta da me. Ne parlo solo per questo. Aggiunse anche che io avevo rifiutato». E non capisce perché avrebbe dovuto dire di sì: «Con Berlusconi ho avuto un rapporto professionale, limpido, pulito e di grande affetto. Qualunque altro tipo di coinvolgimento avrebbe cambiato le cose».

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