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Lukashenko annuncia l’arrivo delle armi tattiche nucleari russe in Bielorussia: «I nemici tremeranno»

14 Giugno 2023 - 08:41 Maria Pia Mazza
Il presidente: servirà come deterrente contro potenziali aggressori

«Abbiamo ricevuto bombe e missili dalla Russia. Le bombe sono tre volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki». È l’annuncio del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, in un’intervista al canale televisivo di stato russo Rossiya-1, e ripresa dall’agenzia di stampa statale Belta. Si tratta del primo dispiegamento di armi tattiche nucleari russe nucleari al di fuori della Russia dalla caduta dell’Unione Sovietica. Nell’intervista, il presidente bielorusso ha dichiarato che non è stata la Russia a cercare di posizionare le proprie armi nucleari in Bielorussia, ma che Minsk abbia richiesto la restituzione delle armi che ha la Bielorussia ha fatto richiesta di restituire le armi che in precedenza si trovavano in Bielorussia. E Lukashenko ha aggiunto: «Non appena tutte le armi verranno consegnate, verranno distribuite in tutta la Bielorussia. Abbiamo questi depositi: ne abbiamo già ripristinati cinque o sei e e ripristineremo altri». Il presidente bielorusso ha proseguito: «Siamo sempre stati il ​​bersaglio. Volevano farci a pezzi dal 2020. Nessuno ha ancora combattuto contro un paese che possiede armi nucleari». E Lukashenko ha concluso: «Lasciate che i nemici tremino». Nelle scorse ore Lukashenko aveva dichiarato che la Bielorussia non avrebbe «alcun dubbio» nell’usare armi nucleari nel caso in cui dovesse essere aggredita. Il presidente bielorusso ha sottolineato che è stato lui a insistere con il presidente russo Vladimir Putin affinché schierasse armi nucleari tattiche in Bielorussia: «Tutto è pronto. Penso che ci vorranno alcuni giorni e avremo quello che abbiamo chiesto. E anche un po’ di più». Lo scorso marzo, Putin aveva accettato di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia, giustificando la decisione spiegando che per decenni gli Stati Uniti hanno dispiegato armi tattiche in molti Paesi europei.

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