Gianfranco Fini contro lo stop del Parlamento per Berlusconi: «Una scelta senza precedenti»

L’ex presidente della Camera: il potere delle camere? È sempre più debole

«La decisione di fermare il Parlamento» dopo la morte di Silvio Berlusconi è «una scelta che non ha precedenti. Soprattutto per la sua durata». A dirlo è l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini in un’intervista al Fatto Quotidiano. Ma la decisione, sottolinea, «viene presa dagli organi preposti e non dall’alto dal governo. La conferenza dei capigruppo decide in autonomia e in questo caso all’unanimità dalle forze politiche». Fini dice di capire le polemiche: «Ma è una questione di sensibilità politica più ampia, che mette d’accordo maggioranza e opposizione. Secondo l’ex presidente della Camera, «la decisione di rallentare i tempi del Parlamento per Berlusconi e non fare votazioni è il segnale di una sensibilità politica che riguarda l’affievolimento del potere del Parlamento». Questo è un processo in corso da molto tempo. «C’è una sensibilità politica secondo cui il potere legislativo viene considerato inferiore rispetto a quello esecutivo. Si sta parlando molto di autonomia differenziata, rafforzamento del potere esecutivo, ma non c’è un vero dibattito su come rafforzare il potere legislativo che è fondamentale».


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