Berlusconi, il sondaggio Swg: personalità divisiva (anche per gli elettori di centrodestra). Più apprezzato come imprenditore che come leader

Su un campione di 800 intervistati, la metà ritiene che nessuno potrà raccogliere il suo testimone

Silvio Berlusconi è stato tante cose, e il mosaico della sua personalità muta a seconda della prospettiva da cui lo si osserva. A confermarlo è un sondaggio di Swg sull’idea che i cittadini si sono fatti del Cavaliere recentemente scomparso, su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni. Grandi virtù (astuzia, intraprendenza, intelligenza e carisma), controbilanciate da grandi difetti (disonestà e mancato rispetto per la parola data, oltre che il demerito di non aver mai chiarito i propri legami con mafia e massoneria). Sicuramente, una personalità prorompente, in grado di scatenare emozioni forti, sia in positivo che in negativo, e che non è riuscita a unire il paese: il 78% dei rispondenti di centrosinistra dichiara di aver trovato Berlusconi una figura che separa, mentre solo il 49% di quelli di centrodestra hanno detto che, invece, unisce. O lo si ammira (il 61% del centrodestra) oppure si prova fastidio (il 44% del centrosinistra) nei suoi confronti. E se 7 conservatori su 10 sono d’accordo con il lutto nazionale, la maggioranza relativa è contro (il 42%).


Pregi e difetti

Un aspetto, tuttavia, mette d’accordo buona parte dei rispondenti (l’82%): l’ex premier è riuscito a interpretare le passioni degli italiani attraverso le proprie scelte imprenditoriali (TV, calcio, cinema). Il 78% delle persone conviene sul fatto che abbia cambiato profondamente il Paese. Ma, i rispondenti di centrosinistra, in peggio: per il 93% di loro, il Cav ha sfruttato le debolezze degli italiani per la sua ascesa politica, e per l’87% dello stesso gruppo ha manipolato il Paese con le proprie televisioni. Per il centrodestra, invece, Berlusconi ha contribuito allo sviluppo delle imprese, al posizionamento internazionale dell’Italia e all’integrazione con l’Ue.


Sebbene dunque la sua immagine politica rimanga controversa, le sue doti imprenditoriali risultano universalmente riconosciute. Per questo, nonostante la metà dei rispondenti di centrosinistra ritenga che verrà ricordato anche per lo scandalo del bunga bunga e le sue vicende giudiziarie, c’è unanime consenso sul fatto che passeranno alla storia le tv e i successi imprenditoriali.

L’eredità

Per quanto riguarda il futuro, la metà dei cittadini pensa che nessuno potrà raccogliere il testimone politico del Cavaliere. Solo il 14% pensa possa farlo Giorgia Meloni, il 12% Antonio Tajani, il 10% Matteo Renzi, mentre spunta nel 7% dei casi il nome di Marina Berlusconi. Lo scenario politico attuale, per 4 persone su 10, è peggiore e diverso rispetto quello vigente ai tempi del berlusconismo. Ma per oltre un terzo dei rispondenti ne è l’eredità diretta.

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