Caserta, morto l’imprenditore che aveva rimproverato un 17enne: la lite per le bucce di arachidi per terra

Sul caso indaga la procura dei minori, che ora potrebbe indagare il ragazzo per omicidio preterintenzionale

È morto dopo otto giorni di ricovero in ospedale Giovanni Sasso, l’imprenditore di 48 anni di Cellole (Caserta), ridotto in fin di vita in seguito a una lite avuta con un minore. L’episodio risale alla scorsa settimana. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, Sasso avrebbe rimproverato l’adolescente perché stava gettando a terra alcuni gusci di arachidi, proprio davanti all’ingresso della concessionaria d’auto di cui era titolare. A quel punto, il ragazzo ha reagito e i due avrebbero iniziato a spintonarsi, fino a quando l’imprenditore è caduto e ha sbattuto la testa a terra. Il 48enne è stato portato alla clinica Pineta Grande di Castel Volrtuno, ma è apparso subito in condizioni gravissime per una frattura alla base cranica. Dopo poco più di una settimana di ricovero, Sasso è morto in ospedale. I carabinieri hanno denunciato il ragazzo e la competenza del caso è passata alla Procura dei minori, che ora ipotizza un’accusa di omicidio preterintenzionale. A confermare la notizia della morte dell’imprenditore è anche il sindaco di Cellole, Guido Di Leone, che su Facebook scrive: «Che peccato Giovà! Non doveva andare così! Giovanni Sasso non ce l’ha fatta, si è spento ed è volato via in cielo. Un ragazzo pieno di vita, con tanta voglia di vivere e realizzare. L’intera comunità ha pregato per lui». Il primo cittadino del paese campano poi aggiunge: «Ogni parola è superflua davanti ad una tragedia del genere, meglio meditare in silenzio, nel dolore e nel rispetto. Mi stringo al dolore delle famiglie, è difficile da comprendere, è impossibile da accettare».


Leggi anche: