Nordio, l’attacco al fisco: «Anche un imprenditore onesto con queste leggi non può pagare tutte le tasse»

«Più la Repubblica è corrotta, più sforna leggi e più leggi sforna più si corrompe» ha detto il ministro della Giustizia al convegno della Luiss a Milano

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha criticato il sistema di leggi che regola il fisco italiano in un convegno organizzato al Milano Luiss Hub. Dopo gli attacchi al sindacato dei magistrati, accusato di aver provato a interferire con gli ultimi provvedimenti del governo su intercettazioni e abuso d’ufficio, il ministro è tornato a puntare il dito stavolta sul tema dell’evasione, che rischia di sollevare nuove polemiche: «La nostra legislazione tributaria è piena di ossimori – ha detto Nordio – se un imprenditore onesto decidesse di assoldare un esercito di commercialisti per pagare fino all’ultimo centesimo di imposte, non ci riuscirebbe perché comunque qualche violazione verrebbe trovata, le norme si contraddicono». Dichiarazioni che arrivano dopo il comizio di Giorgia Meloni a Catania a conclusione delle ultime elezioni Comunali, quando la premier aveva parlato di «pizzo di Stato» a proposito di quella che lei ha poi chiarito essere una critica al sistema fiscale: «Io ho detto che quando lo Stato, invece di fare lotta all’evasione fiscale, fa caccia al gettito, cioè si quota all’inizio dell’anno quanto si prevede di fare con la lotta all’evasione fiscale, dopodiché si devono fare quegli importi a tutti i costi, altrimenti non si hanno i soldi per coprire i provvedimenti. Si fanno cose bizzarre e secondo me non è giusto».


La corruzione

Al convegno “Il sistema sanzionatorio nella riforma tributaria” sono presenti anche la vice presidente della Luiss, l’ex ministra Paola Severino, il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, e il procuratore capo di Milano, Macello Viola. Nordio ha poi aggiunto citando Tacito: «Più la Repubblica è corrotta, più sforna leggi e più leggi sforna più si corrompe, perché rende più complicate le procedure. Il sistema della corruzione si annida nella incertezza della normativa, nella incertezza delle competenze e nella complessità della procedure».


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