Assolto l’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti (Pd): «7 anni di sofferenza, ma i sindaci non possono avere il terrore della firma»

L’ex primo cittadino e due suoi collaboratori sono stati ritenuti non punibili per la «particolare tenuità del fatto»

È finito il calvario giudiziario di Simone Uggetti, ex sindaco Pd di Lodi andato a processo per una turbativa d’asta relativa alla gara di gestione delle piscine scoperte. A Milano, nel processo d’appello bis, Uggetti è stato assolto in quanto non punibile per la «particolare tenuità del fatto». Oltre a lui sono stati assolti anche l’avvocato Cristiano Marini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro. «Dopo 7 anni di sofferenza è emersa la verità: abbiamo agito nell’interesse pubblico», ha commentato commosso l’ex primo cittadino di Lodi. Nel frattempo, il procuratore Massimo Gaballo ha già chiarito che non ha intenzione di impugnare la sentenza davanti alla Cassazione: «Non è una questione di legittimità. Il fatto è stato accertato ma è stato ritenuto tenue», ha spiegato il magistrato. «Siamo felici e sollevati dell’esito, ma una giustizia che arriva così tardi non è necessariamente una buona giustizia e un buon servizio per i cittadini», ha commentato Uggetti, ex sindaco in quota Pd.


Nel 2016, il suo arresto aveva suscitato molte polemiche e – dopo la sua prima assoluzione nel 2021 – aveva aperto un dibattito interno ai Cinque Stelle, con Luigi Di Maio che aveva presentato una lettera di pubbliche scuse a Uggetti per aver alimentato la gogna mediatica. «Ci dev’essere una riflessione molto seria al di fuori del contesto emotivo di un equilibrio tra diritto penale e responsabilità amministrativa – ha aggiunto oggi l’ex sindaco di Lodi -. Non può essere che non solo i sindaci, non solo gli assessori, ma anche i funzionari abbiano il terrore della firma, il terrore del fare o del non fare». Uggetti quindi aggiunge: «Bisogna, in maniera accurata e selettiva, andare a colpire i malfattori, i corruttori, i concussori, quelli che commettono reati di peculato e malversazione, non chi, magari facendo anche degli errori come è umano, cerca di perseguire l’interesse pubblico. Questo dev’essere il barometro di un rapporto nuovo ed equilibrato tra giustizia e chi opera nell’amministrazione pubblica».


Credits foto: ANSA/Matteo Corner | L’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti al momento della lettura della sentenza di appello per il «caso piscine» (Milano, 25 Maggio 2021)

Leggi anche: