Juventus, l’attacco di Cobolli Gigli al successore: «Un errore scegliere Andrea Agnelli come presidente»

Nel mirino dell’ex dirigente bianconero anche Nedved, Paratici, l’acquisto di Cristiano Ronaldo e la gestione del progetto SuperLega

«Un errore della società è stato quello di scegliere come presidente Agnelli». Non esita Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus dal 2006 al 2009, a criticare la gestione del club bianconero durante gli anni di Andrea Agnelli. Secondo l’ex manager, ora la società è in una situazione peggiore rispetto a quella in cui la trovò lui, negli anni dell’inchiesta Calciopoli che portò la Juventus alla retrocessione. Dopo Cobolli Gigli, la presidenza passò a Jean-Claude Blanc per circa un anno, fino all’arrivo di Agnelli nel 2010. Nell’intervista a Cose di calcio condotta da Debora Carletti e Flavio Tassotti su Cusano Italia Tv, l’ex presidente bianconero non ha risparmiato critiche né alle scelte fatte, né agli altri dirigenti. «Francamente penso che la Juventus negli ultimi anni abbia commesso una serie di errori che personalmente ritengo gravissimi. Dall’acquisto di Cristiano Ronaldo all’uscita di Marotta dalla società e con Paratici che non ha combinato nulla di giusto», ha sentenziato Cobolli Gigli, «Agnelli ha creato una sorta di tensione nella squadra e Pavel Nedved, che è stato uno dei più grandi campioni del club, nella funzione di vicepresidente non funzionava perché non possedeva la diplomazia necessaria per tale ruolo». Critico anche sulla gestione del progetto SuperLega, che secondo lui nei prossimi anni potrà vedere la luce ma «su un piano che coinvolga le migliori squadre, non necessariamente le stesse, per offrire un calcio ancora più bello. Il problema è come il progetto sia stato presentato dal presidente Agnelli, ha commesso un errore».


La Juventus di Calciopoli

Cobolli Gigli, oggi 78 anni, ricorda poi la situazione in cui si trovava il club quando divenne presidente nel 2006. «La Juventus che trovammo io e Jean-Claude Blanc era la Juventus dei grandi campioni. Molti di loro dovettero essere venduti: Ibrahimovic, Cannavaro, Emerson, Zambrotta. Non era facile, ma coloro che rimasero, consci di ripartire dalla serie B, si sono ripresi presto e, con amore per la squadra, hanno compiuto imprese come quella di vincere il campionato», ha detto l’ex presidente, paragonando quel momento alla crisi del club di quest’anno, tra inchieste, bilancio e risultati deludenti: «La Juventus di oggi si è trovata in una situazione molto più complicata rispetto a quella che ho gestito io. Mi auguro che la squadra riparta nel migliore dei modi la prossima stagione. Anzi, credo che in questo momento la Juventus si stia finalmente facendo un bagno di umiltà che avrebbe dovuto fare già qualche anno fa».


Foto di copertina: MATTEO BAZZI / ANSA | Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus dal 2006 al 2009, 18 marzo 2011

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