Sopravvissuto dopo essere caduto in mare aperto, così si è salvato il pescatore di Ancona: «Ho fatto il “morto” per 6 ore»

Noto nell’ambiente ultras dell’Ancona, il 53enne è scivolato in acqua mentre i colleghi stavano riposando

Mentre la ciurma stava riposando prima di ritirare le reti, un pescatore di 53 anni è caduto in acqua. Ma è riuscito a salvarsi facendo il morto a galla. Si tratta di Riccardo Bronzi, ultrà dell’Ancona che ieri 21 giugno è finito in mare aperto, senza salvagente, a 40 miglia dalla costa Anconetana. Dalle 9.30 del mattino si sono così perse le sue tracce a bordo del peschereccio Rosa dei venti. Il 53enne di Senigallia, riporta il Corriere della Sera, dopo essere scivolato giù ha inizialmente tentato di nuotare il più velocemente possibile, ma poco dopo si è reso conto che non sarebbe riuscito a risalire. E così ha deciso di risparmiare le energie e ha iniziato a galleggiare. «Ho perso l’equilibrio e sono finito in acqua mentre gli altri erano in coperta a riposare, un po’ ho nuotato cercando di raggiungere la barca ma non ci sono riuscito e mi sono messo a fare il morto sperando che mi salvassero», ha raccontato Bronzi.


Le ricerche e il ritrovamento

Poi attorno alle 11 tre suoi colleghi si sono resi conto della sua assenza e hanno lanciato l’allarme. E la Capitaneria di porto si è mobilitata attivando due motovedette e un aereo della Guardia costiera, giunto da Pescara. Oltre a loro anche le altre imbarcazioni che navigavano nell’area hanno iniziato le ricerche. Nel primo pomeriggio gli uomini della nave militare, comandata dal tenente di vascello Elia Matteini, sono riusciti a trovare Riccardo. Solo a seguito di tutta una serie di falsi avvistamenti. Il 53enne quando è stato recuperato era disidratato, poco cosciente e in ipotermia. Così le autorità lo hanno portato in ospedale.


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