Roma, muore un neonato di due mesi: «È stato scosso con la forza». La madre: è solo caduto dalla culla

L’inchiesta potrebbe ipotizzare il reato di omicidio colposo

Un neonato di due mesi di nome Claudio è morto martedì scorso a Roma. Era stato trasportato nella Capitale in pericolo di vita da Foggia. Per questo adesso indagano le due procure. Sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso. La madre dice che è caduto dalla culla durante un suo momento di distrazione. Ma lei in quel momento era sola in casa. Domenica scorsa il bambino era già in gravi condizioni. Lunedì è stato trasferito d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma. La madre, che ha circa 40 anni ed è italiana, non è separata dal marito. Ma lui in quel momento non era in casa. Il piccolo non aveva lividi o segni di percosse. Ma tra le ipotesi, fa sapere Il Messaggero, c’è anche la “shaken baby syndrome” (la sindrome del bambino scosso). Si tratta della conseguenza di un atto volontario. Il neonato viene scosso violentemente, spesso come una reazione esasperata al suo pianto. La maggior parte dei casi si verifica nel primo anno di vita e rappresenta la prima causa di morte per maltrattamento dei lattanti. Lo scuotimento del bimbo, infatti, può causare un trauma cerebrale e conseguenti complicazioni neurologiche. La madre continua a dire che il figlio è caduto dalla culla. L’inchiesta potrebbe ipotizzare il reato di omicidio colposo. La competenza territoriale per l’indagine dovrebbe essere di Foggia.


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