Chi è e cosa vuole davvero Yevgeny Prigozhin, l’ex “cuoco di Putin” che ora rischia una condanna a morte

Il colpo di stato lanciato con un’offensiva a Rostov. Le accuse a Shoigu. Il retroscena sul controllo delle truppe in Ucraina. E il rischio che la sua testa cada

Da mesi sta combattendo la sua guerra privata in Ucraina. Ma l’obiettivo di Yevgeny Prigozhin e del suo Gruppo Wagner non è ancora chiaro. Mentre i suoi soldati varcano il confine a Rostov e la Russia lo accusa di voler fare un colpo di stato, l’ormai ex “cuoco di Putin” lancia messaggi sempre più minacciosi. Il suo obiettivo scoperto è il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Accusato di mandare giovani russi al macello in Ucraina senza una progettualità. Intanto Mosca si blinda. Il sindaco Sergey Sobyanin ha annunciato misure anti-terrorismo in attesa di una marcia sulla Capitale che evidentemente adesso i russi cominciano a considerare probabile. E la Casa Bianca dall’altra parte dell’oceano monitora una situazione che rischia di farsi sempre più esplosiva.


Gli interessi della Wagner in Ucraina

La Cnn fa sapere che dai primi di gennaio gli 007 Usa avevano notizie di un possibile scontro interno tra la Wagner e il Cremlino. Alcuni funzionari del governo Usa avevano rilevato le tensioni tra Mosca e Prigozhin. L’intelligence Usa sostiene che si aspettava un’escalation nei mesi seguenti. Sempre a gennaio un alto rappresentante della Casa Bianca aveva rivelato come la Wagner stesse diventando un «centro di potere rivale nei confronti dell’esercito russo e di altri militari russi». Secondo report degli 007 americani, a quel tempo Prigozhin stava portando avanti i propri interessi in Ucraina, invece di seguire le direttive del Cremlino. Anna Zafesova su La Stampa scrive che Prigozhin ha così lanciato il suo golpe, quello che aveva promesso a più riprese in termini talmente espliciti da farlo considerare un bluff. Intanto Vladimir Putin, ufficialmente, monitora la situazione. Ma il presidente della Russia è «scomparso» dai media.


Le accuse a Shoigu

Alla base della guerra civile annunciata oggi c’è il video di Prigozhin in cui accusa la Russia. Il capo della Wagner ha demolito tutti i caposaldi della propaganda del Cremlino sulla guerra in Ucraina. Sostenendo che non ci fossero attacchi nei confronti dei civili russi sul suolo di Kiev e, soprattutto, che al fronte il nemico sta vincendo ma il ministero della Difesa russo nasconde tutto. Ma nel tempo gli obiettivi di Prigozhin sono cambiati. Qualche tempo fa ha chiesto ai deputati della Duma di andare al fronte in Ucraina. Nel maggio scorso, quando era tornato ad attaccare Shoigu, le sue invettive contro i generali che «stanno nei loro uffici rivestiti di mogano», «vanno nei club esclusivi» mentre i loro figli «girano video su YouTube». E, insieme, le ipotesi di alcuni blogger russi: «Ha piani diversi e vuole mantenere intatta la spina dorsale delle sue unità col pretesto della fame di proiettili per ritirarle prima del contrattacco». 

Il potere in Russia

La decisione di varcare il confine a Rostov però è uno spartiacque. Con questa mossa se Prigozhin aveva l’obiettivo di spodestare Putin e prendere il potere in Russia, si troverà davanti tutto l’esercito. E sembra davvero difficile che possa in qualche modo “tornare indietro” dopo la presa di posizione dei servizi segreti russi. Che lo accusano di golpe, terrorismo e guerra civile. Evgenij Viktorovič Prigožin, imprenditore russo, è soprannominato “il cuoco di Putin” per i suoi interessi nel settore della ristorazione. I suoi hanno inviato una risposta video al Parlamento europeo, nel quale mostrano un martello insanguinato che riporta alla memoria l’esecuzione di Evgeny Nuzhin.

Una condanna a morte in arrivo?

Su Repubblica la politologa Tatiana Stanovgja avverte: «Calmatevi tutti. Finora non si hanno prove convincenti che ci sia stato un golpe dei wagneriti e che Prigozhin stia guidando le sue colonne da qualche parte. No. La parte dimostrativa è però molto forte». In ogni caso il dado ormai è tratto. E, spiega il quotidiano, per Prigozhin potrebbe essere arrivato il momento della condanna a morte. Il quotidiano spiega che alla base della mossa c’è il rifiuto di siglare entro il primo luglio il contratto che dovrebbe assoggettare i suoi “volontari” alla Difesa. Il politologo Sam Greene, dopo aver passato al vaglio tutte le ipotesi, conclude che «forse Prigozhin ha soltanto perso la testa». Di certo la sua rischia di cadere presto.

Cos’è il gruppo Wagner

Il gruppo Wagner invece è una società militare privata fondata nel 2013. In Ucraina ha mandato a combattere 50 mila uomini, tra cui ex galeotti. Ma ha subito moltissime perdite. L’agenzia di stampa Agi ricorda che la milizia è nata dopo lo scioglimento degli Slavonic Corps, che operavano in Siria. Il suo primo leader è Dmitri Utkin, ex ufficiale dell’intelligence militare. Più dell’80% della milizia sia stato reclutato nelle carceri, il resto è costituito da mercenari. Gli elementi più esperti sono veterani congedati delle forze di sicurezza e dall’intelligence russa ma anche ex militari di Paesi slavi come la Serbia. La Wagner è stata impiegata per la prima volta durante la guerra del Donbass, tra il 2014 e 2015, a sostegno alle forze separatiste nel Donetsk e Lugansk. Poi la milizia ha combattuto in Libia, Siria, Mali, fino all’invasione dell’Ucraina del febbraio 2022. Qui nei primi mesi del conflitto avrebbero tentato più volte di organizzare l’assassinio del presidente Zelensky.

Foto copertina da The Times

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