Cinzia De Lio: come ha fatto l’insegnante poi licenziata a “non lavorare” per 20 anni su 24

La docente di Chioggia, il marito nella Guardia di Finanza, le tre lauree e le assenze quasi tutte “giustificate”

Cinzia Paolina De Lio è l’insegnante di Chioggia assente 20 anni su 24 da scuola. È stata licenziata, ovvero destituita il 22 giugno. Ma è stata necessaria una sentenza della Cassazione, che ha certificato la sua «incapacità didattica» e la sua «inettitudine permanente e assoluta» all’insegnamento. Ma come ha fatto la 56enne originaria della Calabria a “non lavorare” per tutto questo tempo? De Lio diventa docente di ruolo nel 2001, dopo aver vinto un concorso. Insegna all’istituto magistrale di Polistena (in provincia di Reggio Calabria). Poi passa al liceo scientifico Galilei di Dolo (Venezia). Approda prima al Veronese di Chioggia e poi al Carducci di Verona. Sempre assegnamenti annuali e provvisori. Per questo c’è un motivo. Ovvero il suo convivente, che è ufficiale della Guardia di Finanza.


Il marito nella Guardia di Finanza

Per questo c’è un motivo. Ovvero suo marito, che è ufficiale della Guardia di Finanza. Le assenze però, racconta oggi Repubblica, sono così distribuite: dal 2001 al 2021 67 certificati di assenze per malattia. Che l’hanno portata fuori dalla scuola da 40 a 180 giorni l’anno in quegli anni. Nel computo bisogna contare anche due assenze per infortuni sul lavoro e 16 permessi per motivi personali. E ancora: tre interdizioni dal lavoro per motivi di salute, i congedi per la maternità e l’allattamento e quelli per la salute del figlio. Insieme a sette periodi di congedi parentali retribuiti, 24 per assistere familiari portatori di handicap vari, 5 esoneri per la partecipazione a corsi di formazione. In totale le assenze giustificate ammontano a più di 100. Tra 2015 e 2016 arriva anche un’ispezione del ministero sul suo ruolo. E le continue assenze della prof finiscono per alimentare uno sciopero degli studenti.


Tre lauree

Ma Cinzia De Lio nel frattempo non rimane con le mani in mano. Riesce a conseguire tre lauree e si diploma in pianoforte. Colleziona specializzazioni. In argomenti come autonomia scolastica, scuola della medicina, parassitologia del territorio, pet therapy, criminologia. Diventa giornalista pubblicista. Poi nel 2017 ecco la sospensione per incapacità didattica. Ma il tribunale di Venezia la reintegra l’anno dopo. La Corte d’Appello la destituisce definitivamente. E poi c’è anche una risposta a Gian Antonio Stella che sul Corriere della Sera pubblicava i dati sull’assenteismo dei docenti. A Reggio il triplo che ad Asti. De Lio replicava elencando i trasporti carenti, le strade pericolose, le avversità meteorologiche e geografiche, le carenze delle scuole della sua terra. Per concludere che «l’insegnante calabrese che lavora al Nord non ha motivo di assentarsi».

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