«La mia vita è rovinata, vorrei tornare indietro ma non è possibile». Alla fine Matteo Di Pietro, lo youtuber agli arresti domiciliari per l’incidente di Casal Palocco dove ha perso la vita il piccolo Manuel, ha parlato. Secondo quanto riporta Repubblica il ragazzo ha risposto alle domande del gip Angela Gerardi per circa un’ora e mezza. Il giovane è indagato per omicidio stradale. «Questa è una tragedia per tutti. Il mio assistito è distrutto così come la famiglia di Manuel: sono due famiglie distrutte. In questa fase attendiamo l’esito delle consulenze tecniche disposte dalla Procura sui dispositivi sequestrati e sulla velocità del Suv», ha affermato l’avvocato Antonella Benveduti, difensore di Di Pietro. Nell’ordinanza di convalida di arresto si legge che il Suv Lamborghini viaggiasse a una velocità fino a 145 chilometri orari per le strade di Casal Palocco, dove il limite è di 50. Negli atti sono state riportate anche alcune testimonianze degli altri che erano a bordo. Come quella di un altro youtuber: «Gli abbiamo detto più volte di rallentare». Un consiglio che non sarebbe stato per niente ascoltato da Di Pietro, visto che dalla prima analisi del gps a bordo dell’auto, al momento dell’impatto con la Smart in via di Macchia Saponara, il Suv viaggiava a 124 chilometri orari, senza aver mai tentato di frenare.
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