Il calciatore Portanova ricorre in appello dopo la condanna per stupro: perché ci sarà Ethan dei Maneskin a testimoniare

Tra le persone che saranno ascoltate in autunno ci sarà il musicista con cui la vittima ha avuto una relazione in passato

Manolo Portanova, il centrocampista del Genoa condannato a sei anni dal tribunale di Siena per lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza di 22 anni, ha presentato il ricorso presso la Corte di appello. Quest’ultima dovrà fissare l’udienza. Mentre in autunno verrà avviato il dibattimento per l’amico Alessandro Cappiello, anche lui denunciato dalla vittima. I fatti risalgono alla notte tra il 30 e il 31 maggio 2021 in un appartamento vicino a Piazza del Campo. Secondo l’accusa la giovane doveva semplicemente passare una serata con il calciatore, ma ad un certo punto si è ritrovata vittima di una violenza di gruppo. Posizione che gli imputati hanno sempre rigettato. Come riporta La Nazione, tra i testimoni che dovranno parlare ci sarà anche Ethan Torchio, conosciuto per essere il batterista dei Maneskin. Il musicista non è direttamente coinvolto nella vicenda, ma è finito nell’inchiesta per alcune chat intercorse tra lui e la 22enne, con la quale è stato fidanzato in passato.


Cosa c’entra il musicista dei Maneskin

Nella chat in questione, la cui trascrizione è lunga diverse pagine, Ethan e la ragazza avrebbero parlato della possibilità di avere un rapporto sessuale di gruppo. Secondo la difesa degli accusati, si tratta di un aspetto rilevante per contestualizzare le accuse. «Al termine dell’attento studio del materiale messo a disposizione è possibile concludere che l’evento è inserito in una certa dinamica… Non emergono elementi che permettano di dire che la persona offesa abbia espresso il suo dissenso agli imputati in maniera chiara e inequivocabile», aveva dichiarato l’esperta forense che ha analizzato i messaggi. Ma l’avvocato della 22enne si è da subito opposto a questa visione denunciando che la chat non fosse integrale e che «dalla versione intera si capisce bene che la mia assistita è contraria al sesso di gruppo. Lo scrive chiaro: non mi interessa proprio».


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