I Berlusconi blindano Fininvest dopo la morte di Silvio, Marina resta presidente: calano i dividendi per gli azionisti

Confermati i vertici e il board dopo la scomparsa dell’ex premier

Nessuna rivoluzione ai vertici di Fininvest dopo la morte di Silvio Berlusconi, con l’assemblea dei soci che ha confermato Marina Berlusconi come presidente e Danilo Pellegrino come amministratore delegato. Confermato anche il Cda, in cui non è stato sostituito il compianto Nicolò Ghedini, e che vede restare come consiglieri Barbara Berlusconi, Luigi Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, Ernesto Mauri e Salvatore Sciascia. Il dividendo, nella prima seduta dopo la scomparsa dell’ex premier, sarà più basso rispetto al precedente. Agli azionisti infatti saranno distribuiti 100 milioni, a differenza dei 150 dello scorso anno. I ricavi consolidati nel 2022, su cui fa riferimento il dividendo di quest’anno, sono sati 3.822 milioni, in linea con i 3.817,9 del 2021. Il margine operativo lordo è stato di 860 milioni, mentre lo scorso anno era a quota 921 milioni, con un risultato netto consolidato di 200 milioni. «La flessione rispetto agli straordinari risultati del 2021 è in parte riconducibile al venir meno di componenti positive non ricorrenti contabilizzate nel precedente esercizio (effetti del buon andamento dei mercati finanziari e la plusvalenza dalla cessione di Towertel da parte di E.I. Towers)», viene spiegato nel comunicato di Fininvest. La posizione finanziaria netta del gruppo Fininvest al 31 dicembre 2022 evidenzia un indebitamento (ante applicazione dell’Ifrs 16) di 1.072 milioni rispetto ai 962 milioni del 31 dicembre 2021. La posizione finanziaria netta totale, ovvero dopo l’applicazione dell’Ifrs 16, è pari a 1.232 milioni. Il risultato netto civilistico della capogruppo Fininvest Spa evidenzia nel 2022 un utile di 133 milioni rispetto all’utile di 361 milioni dell’esercizio precedente che beneficiava di due componenti non ricorrenti: il dividendo straordinario pagato da Mfe e il ripristino dell’erogazione dei dividendi di Banca Mediolanum, che per l’anno precedente aveva riconosciuto sia un dividendo a valere sugli esercizi 2020 e 2021, sia una cedola a valere sugli utili del 2019 (rimasta sospesa durante il periodo Covid, come da raccomandazioni emesse dall’Autorità di vigilanza di Banca centrale europea e Banca d’Italia).


Le holding

Fininvest detenente circa la metà di Mfe-Mediaset, di cui mantiene pienamente il controllo, e il 30% di Banca Mediolanum, controllata attraverso una serie di altre holding. Le quattro che facevano riferimento diretto a Silvio Berlusconi sono la “Holding italiana”, con il 17,15% del capitale, “seconda”, con il 15,72%, “terza”, con il 7,83%, e “ottava”, con il 20,48%. Marina Berlusconi detiene la “Holding italiana quarta”, Piersilvio Berlusconi la “Holding italiana quinta”, entrambe ciascuna con il 7,65% del capitale, mentre Eleonora, Barbara e Luigi hanno parti uguali nella “Holding italiana quattordici” che detiene il 21,42% di Fininvest.


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