Francia a ferro e fuoco, la rabbia per l’omicidio del 17enne Nahel. L’allarme dei servizi: «Ci aspettano giorni di violenze». Scontri anche a Bruxelles – Il video

Nel mirino secondo i servizi ci sono le forze dell’ordine e i simboli dello Stato, che potrebbero essere attaccati nelle prossime notti

È scattato lo stato d’allerta in tutta la Francia per la terza notte di scontri e tensioni, dopo l‘uccisione del 17enne Nahel da parte due poliziotto a Nanterre, la banlieue a Nord-Ovest di Parigi. In quella stessa periferia una banca è stata data alla fiamme alla fine della marcia organizzata in memoria del ragazzo, dove non sono mancati gravi incidenti e scontri la polizia. Almeno 20 le persone fermate alla fine del corteo. A Marsiglia ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia al Porto Vecchio, poi fatto evacuare dalle forze dell’ordine. A Lione, dove già ieri nel quartiere di Villeurbanne è stato incendiato un palazzo, è stato inviato un elicottero del RAID, i reparti speciali antisommossa. A Noisy-le-Sec, come si vede in un video diffuso sui social, è stato incendiato anche un autobus.


Scontri in Belgio

Anche in Belgio la polizia è in forte mobilitazione, in particolare a Bruxelles, nella zona Sud del centro per il timore di possibili nuovi scontri, dopo che sono stati appiccati diversi incendi. 15 persone sono state arrestate.


L’allarme dei servizi

Lo scenario rischia di peggiorare di ora ora secondo le autorità francesi, che si aspettando una «propagazione» delle violenze anche nei prossimi giorni. L’allarme è stato lanciato in una nota dei servizi segreti francesi citata dalla polizia. Come riportano diversi media francesi, i servizi sottolineano che «le prossime notti saranno teatro di violenza urbana con una tendenza alla propagazione» e con «azioni mirate sulle forze dell’ordine e i simboli dello stato o del potere pubblico».

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