Francia, nuovi scontri a Nanterre: agenti feriti e auto in fiamme. Indagato per omicidio volontario il poliziotto che ha sparato al 17enne – I video

Più di 6mila persone hanno preso parte alla marcia bianca organizzata dalla madre dell’adolescente ucciso martedì da un poliziotto

È stato posto in custodia cautelare, con l’accusa di omicidio volontario, l’agente di polizia che martedì 27 giugno ha sparato e ucciso il 17enne Nahel M. a Nanterre, in Francia. Nella mattinata di oggi, 29 giugno, il procuratore di Nanterre, Pascal Prache, aveva preannunciato che avrebbe richiesto la custodia cautelare per l’agente coinvolto nel caso: «L’accusa ritiene che non sussistano i presupposti legali per l’utilizzo dell’arma». Nel frattempo proseguono gli scontri, esplosi subito dopo l’omicidio del giovane. Dopo le proteste delle scorse ore esplose in tutto il Paese, in cui sono state arrestate 150 persone, oggi si sono registrati nuovi scontri tra manifestanti e polizia a margine della “marcia bianca”, alla quale hanno partecipato circa 6mila persone. Ad aprire la manifestazione era presente la madre della vittima, che indossava una  maglietta con scritto “Giustizia per Nahel”. Presenti anche funzionari e politici, tra cui Manuel Bompard, coordinatore di La France insoumise, e Marine Tondelier, responsabile di Europe Ecologie-Les Verts. Secondo le prime informazioni, gli scontri sono esplosi all’arrivo della marcia davanti al tribunale di Nanterre. La tensione è andata via via crescendo. I manifestanti hanno dato alle fiamme numerose auto e lanciato molotov contro gli agenti in tenuta antisommossa, che hanno risposto usando lacrimogeni. Tra le forze dell’ordine si è registrato un numero non ancora precisato di feriti. Schierati 40mila agenti in tutto il Paese.


Leggi anche: