FdI contro le carriere alias degli studenti, la protesta da scuole e università: cosa sta per succedere in Regione Lombardia

Le associazioni parteciperanno a un sit in davanti al Pirellone contro l’iniziativa del Consiglio regionale

Le «carriere alias» (che nelle scuole permettono di modificare il nome anagrafico con quello di elezione) accendono nuovamente il dibattito in Lombardia, dove Fratelli d’Italia ha presentato una mozione al Consiglio regionale per chiedere alla giunta di farsi portavoce con le scuole che ammettono la procedura, affinché «annullino e disapplichino il regolamento». La discussione sulla mozione avverrà martedì 4 luglio. Lo stesso giorno, davanti al Pirellone ci sarà un sit-in al quale parteciperanno anche Acet (Associazione per la cultura e l’etica transgenere), Ala Milano, Arcigay Milano e Agedo (Associazione genitori di omosessuali). Nel frattempo, però, studenti di liceo e università hanno già iniziato la controffensiva: «Come studenti rappresentanti di due scuole che, dopo un lungo percorso di confronto interno, hanno introdotto la “carriera alias”, sentiamo il dovere di non rimanere in silenzio di fronte a queste ingerenze», hanno dichiarato Carlo Fossati del Volta e Samuele Carazzina, del Carducci, secondo quanto riporta Il Giorno. Ha fatto eco l’Udu (Unione degli Universitari), che ha definito la mozione «disgustosa». La rabbia degli studenti trova sponda nell’opposizione: il Movimento 5 Stelle ha chiesto che venga immediatamente ritirata la mozione e al coro si è aggiunto il Pd. Tra gli oppositori anche Volt, tra i primi a segnalare la mozione.


«FdI fa cose ideologiche sulla pelle delle minoranze più fragili»

In Lombardia la carriera alias è già ammessa in almeno 28 scuole, di cui 14 a Milano e provincia. «Avere la propria identità riconosciuta a scuola scongiura l’abbandono scolastico, è efficace contro il bullismo, aiuta i ragazzi trans che, in giovane età, sono una delle popolazioni più esposte al suicidio – ha commentato a Repubblica Monica Romano, prima consigliera comunale transgender eletta a Palazzo Marino, dove ha proposto il registro alias (l’entrata a regime è attesa per i prossimi mesi) -. FdI non potendo stupire gli elettori con effetti speciali su argomenti più rilevanti, fa cose ideologiche sulla pelle delle minoranze più fragili». Oltretutto, come specificato da Emilia Ametrano, preside del liceo artistico di Brera, «l’introduzione della carriera alias avviene nell’ambito dell’autonomia scolastica, al limite dovrebbe essere il ministero a intervenire, non la Regione».


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