Russia, il gruppo Wagner ha ricevuto 858 miliardi di rubli in contratti statali

Lo riferisce un conduttore sulla emittente Rossija 1. E sono molti di più di quelli dichiarati da Vladimir Putin

Il gruppo Wagner, guidato da Yevgeny Prigozhin, avrebbe ricevuto dalla Federazione Russa 860 miliardi di rubli in contratti statali, mentre la sua holding Concorde ha fornito servizi per un valore di 845 miliardi di rubli. A rivelarlo è stato il conduttore televisivo Dmitry Kiselev nel suo programma “Le notizie della settimana (Vesti Nedeli)” sulla emittente Rossija 1. «La società militare privata Wagner, fondata da Yevgeny Prigozhin, ha ricevuto poco più di 858 miliardi di rubli in contratti con lo Stato. È meno di un trilione. Nell’ambito di altri contratti, la holding Concord di Prigozhin ha fornito servizi per 845 miliardi di rubli. Questo non significa che abbiano guadagnato così tanto, ma comunque dimostra l’entità del business e la portata delle ambizioni», ha dichiarato Kiselev. All’inizio di questa settimana il presidente Vladimir Putin aveva annunciato che le autorità russe avrebbero indagato sui guadagni della holding Concord, aggiungendo che, nell’ultimo anno, la Wagner aveva ricevuto dallo Stato aiuti per un totale di 86 miliardi di rubli (circa un miliardo di euro), una cifra che sembra inferiore rispetto a quella riportata dal conduttore televisivo.


Come sono finite le indagini sul golpe fallito della Wagner

La notte del 23 giugno le forze della Wagner si sono impadronite della sede del Distretto militare meridionale a Rostov-on-Don. Ciò è avvenuto sullo sfondo delle dichiarazioni di Prigozhin sui presunti attacchi missilistici e dinamitardi delle forze armate contro gli accampamenti della PMC, smentiti sia dal Ministero della Difesa che dall’FSB. È stato aperto un procedimento penale contro Prigozhin per aver organizzato un’insurrezione armata. Putin ha definito le azioni dei ribelli un’avventura criminale, una pugnalata alle spalle della Russia e un tradimento, guidato da ambizioni e interessi personali. In seguito, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha avuto colloqui con Prigozhin, in accordo con Putin, e quest’ultimo ha accettato la proposta di de-escalation. Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo, ha chiarito che Prigozhin può fermarsi in Bielorussia e che il procedimento penale a suo carico sarà archiviato. Il 26 giugno Putin ha lanciato un appello ai russi, proponendo ai combattenti della Wagner di firmare un contratto con il Ministero della Difesa, di tornare dalle loro famiglie e amici o di partire per la Bielorussia. Il giorno successivo si è saputo che il dipartimento investigativo dell’FSB – riporta l’agenzia Ria Novosti – ha archiviato il caso del tentato golpe.


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