La commissaria Ue Johansson a Lampedusa con Piantedosi: «Immigrazione sfida europea, non siete soli» – Il video

La visita nell’isola siciliana mentre continuano gli sbarchi: 150 arrivi solo nelle ultime ore

«Una cosa bisogna dirla: questa (dell’immigrazione ndr) non è solo una sfida italiana, ma europea. Non siete da soli», ha dichiarato – rivolgendosi direttamente ai lampedusani – la commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson, durante la conferenza stampa con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Piantedosi e Johansson sono arrivati questa mattina sull’isola per fare un punto degli arrivi in corso. Solo nelle ultime ore, ai 500 ospiti dell’hotspot di Contrada Imbriacola se ne sono aggiunti altri 150, tutti arrivati con barchini provenienti da Sfax, in Tunisia e provenienti da diversi paesi, tra i quali Bangladesh, Eritrea, Siria, Sudan, Gambia, Nigeria ed Egitto. «Voglio ringraziare Ylva Johansson, la commissaria europea agli Affari Interni, perché è la prima volta che succede che un commissario europeo viene qui a Lampedusa. Lo vediamo come un segno, la vicinanza dell’Europa ai problemi dell’Italia e di Lampedusa, ai paesi di primo arrivo dei migranti. E’ una presenza concreta quella di Ylva Johansson che è stata preceduta e verrà seguita anche da atti concreti che la commissione europea sta ponendo in essere per supportare l’Italia in questo delicato compito di essere Paese di primo ingresso», ha aggiunto Piantedosi.


La pressione migratoria sull’isola

Johansson ha aggiunto di essere cosciente della pressione migratoria sulle coste italiane: «L’Italia è sempre sotto una fortissima pressione migratoria e quest’anno è cresciuta moltissimo, sono arrivati fino ad ora più di 65 mila migranti e molti di questi sono arrivati qui a Lampedusa. L’Italia sta cercando di far fronte in tutti i modi, ha anche varato una nuova legislazione», ha detto la commissaria. Le condizioni igieniche sull’isola, dopo l’arrivo della Croce Rossa a gestire l’hotspot sono migliorate: «Ho visto quello che ha fatto la Croce Rossa, ha migliorato le condizioni di questo hotspot in pochissimo tempo. Ma i problemi di gestione sono parecchi e molti gravano sull’amministrazione locale. Il sindaco, Filippo Mannino, ha posto il tema della raccolta rifiuti nell’hotspot che da sola mangia buona parte del bilancio comunale: «Il Comune continua a pagare e ad anticipare cifre spropositate per la raccolta dei rifiuti all’hotspot, attingendo ai capitoli comunali previsti per altri servizi. E svuotati i capitoli, non possiamo garantire i servizi alla popolazione e al territorio. Le fatture negli ultimi mesi sono praticamente raddoppiate, a causa dell’elevatissimo numero di arrivi migranti. Fino alla scorsa settimana abbiamo impegnato 39.600 euro per il solo carico di rifiuti speciali, materiale tessile, prodotti dall’hotspot in una settimana».


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