Salvatore Parolisi torna in libertà, la prima intervista dopo 12 anni di carcere: «Ora sarà dura, troppi pregiudizi» – Il video

L’uomo era stato condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie Melania Rea, ma ora può usufruire dei permessi premio

Salvatore Parolisi, condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio di sua moglie Melania Rea, parlerà per la prima volta questa sera in un’intervista esclusiva di Chi l’ha visto?. L’uomo è stato intercettato dagli inviati della trasmissione condotta da Federica Sciarelli fuori dal carcere di Bollate, vicino a Milano, dove sta scontando la sua pena e da adesso potrà usufruire di permessi premio. «Sarà dura, perché il nome ormai… Troppi pregiudizi», dice Parolisi alle telecamere del programma di Rai Tre. L’uomo ha scontato finora 12 anni di carcere, ma da qualche tempo gli è stato concesso di usufruire di alcuni permessi giornalieri come premio per la sua condotta. Pare infatti che Parolisi sia un “detenuto modello” e in questi ultimi 12 anni non abbia mai avuto alcun comportamento inappropriato. L’uomo si è anche iscritto alla facoltà di Giurisprudenza della Statale di Milano e ha già dato 7 esami. L’intervista che andrà in onda questa sera è destinata a far discutere. Da tempo, infatti, la famiglia di Melania Rea si batte contro la possibilità che il militare possa ottenere uno sconto di pena o permessi premio.


L’omicidio di Melania Rea

L’omicidio della 29enne Melania Rea, madre di una bambina di soli 18 mesi, risale al 18 aprile 2011, quando la donna sparisce nel nulla in provincia di Ascoli Piceno. A denunciare la sua scomparsa è proprio il marito, e caporalmaggiore dell’esercito italiano, Salvatore Parolisi, che offre ai carabinieri un racconto poco credibile: «Eravamo andati a fare una gita al Pianoro di Colle San Marco. Io ero con nostra figlia alle altalene, mia moglie si è allontanata per andare in bagno e non è più tornata». L’uomo, si scoprirà in seguito, l’aveva uccisa con 35 coltellate e aveva promesso alla sua amante, Ludovica P., di iniziare una nuova vita insieme. Le prove a carico di Parolisi sono evidenti e il gup dispone il giudizio immediato. Nel 2012, l’uomo viene condannato in ergastolo. Una pena che sarà ridotta a 30 anni in appello e poi a 20 anni in cassazione.


Leggi anche: