L’assalto dei gruppi di ultradestra al Pride in Georgia, bandiere strappate e minacce agli attivisti: salta l’evento – I video

L’organizzazione Alt-info, lo scorso marzo, aveva fatto parlare di sé per aver bruciato la bandiera europea davanti al Parlamento georgiano

Gli organizzatori del gay pride di Tbilisi sono stati costretti, sabato 8 luglio, ad annullare la manifestazione. I militanti dell’estrema destra georgiana, che si riconoscono nel gruppo Alt-info, hanno assaltato le strutture del festival. Nei video pubblicati sui social, si vedono persone vestite di nero, strappare le bandiere arcobaleno, bruciarle, mentre sono stati segnalati diversi danni alle strutture affittate per l’occasione, come palchi e installazioni. Alcuni partecipanti al Tbilisi pride sarebbero stati scortati ed evacuati dalla polizia, per evitare che la violenza degli attivisti di destra potesse metterli in pericolo. Poi, è stato diffuso l’annuncio: Gay Pride sospeso definitivamente per i rischi legati all’incolumità delle persone. Alt-info, lo scorso marzo, aveva fatto parlare di sé per aver bruciato la bandiera europea davanti al Parlamento georgiano. Tbilisi Pride, organizzatore dell’evento, ha lanciato sui social una campagna di raccolta fondi in seguito all’attacco: hanno parlato di danni al palco, ai camion e ad altri allestimenti, oltre che di furti di bevande dai bar e altri oggetti di valore. Poi, hanno denunciato l’atteggiamento delle autorità: «Dopo che i violenti gruppi radicali putinisti ci hanno attaccato, non sono stati né detenuti né allontanati dai locali. Invece, hanno continuato a festeggiare nell’area del festival, stappando champagne».


I video dai social

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