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Andrea Giambruno, compagno della premier: «Chi mi attacca mira a colpire Giorgia»

09 Luglio 2023 - 08:01 Redazione
andrea giambruno compagno giorgia meloni
andrea giambruno compagno giorgia meloni
Il conduttore Mediaset fa delle anticipazioni sul suo programma. E dice la sua sui casi Santanchè e Delmastro

Da settembre il giornalista Andrea Giambruno , compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, condurrà Diario del giorno del Tg4 dal lunedì al venerdì e in onda da Roma e non più da Milano. «È un favore personale che l’azienda mi fa- spiega al Corriere della Sera in una intervista rilasciata a Candida Morvillo – ed è un premio per avere, con tutta la squadra, aumentato e consolidato gli ascolti e fidelizzato il pubblico». Ringrazia i vertici Mediaset, Mauro Crippa, Pier Silvio Berlusconi, e per il direttore del tg Andrea Pucci. «Hanno avuto fiducia in me. Anche se per qualcuno sono paracadutato o raccomandato, ho dimostrato che, di tv, qualcosina capisco. Sono quasi vent’ anni che la faccio». Sulla ipotesi prima serata precisa che «non se n’è mai parlato. Sono voci messe in giro forse per invidia o per bruciarmi».

«Mi attaccano per Giorgia»

«Per ora – spiega – sono un umile giornalista che fa il suo, però neanche può essere che tutti i giorni qualcuno su social o giornali mi debba spiegare come fare le domande e cosa dire e che io venga criticato pure per la cravatta o per i mocassini con la suola blu». E sulle sue scarpe precisa: «Sono scarpe che prendo in un negozio abbordabile dove mi capita di passare. Ma tante illazioni gratuite non mi danno fastidio per me, ma per Giorgia. È pensando a lei che mi attaccano sostenendo che “sparimento” è una parola che ho usato, ma non esiste. Invece, c’è nel dizionario: “Quella tristissima nuova dello sparimento della contessina”, scrive Ippolito Nievo. Almeno l’italiano lo conosco».

Su Santanchè e Delmastro «garantista per natura»

Il suo programma seguirà sia politica, che esteri e cronaca: «La cronaca fa ascolti, ma ognuno ha la sua cifra. Io, preferisco la politica, ma tutto è politica, anche nella sparizione della piccola Kata c’è la responsabilità politica, come in tanti episodi di violenza: se releghi lo schifo in periferia, è ovvio che qualcosa di brutto succede. Io vorrei implementare il racconto della vita vera, dare sempre più elementi per farsi un’opinione: se si parla di poveri, voglio sentire la signora povera prima dell’opinionista che povero non è. Poi, i talk che funzionano sono quelli dove senti una personalità e dici: guardo Paolo Del Debbio, Mario Giordano». Sui casi Santanchè e Delmastro afferma: «Io sono garantista per natura. Credo che, ora, a maggior ragione, fa bene il ministro Carlo Nordio a portare a termine la riforma della giustizia». Smentisce un forte legame con Dimitri, il compagno di Santanchè. «Sì, sulla Porsche Carrera, a comprare maglioncini di cachemire a Forte dei Marmi, in estate. Ma le pare?».

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