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Facci contro le accuse per il suo articolo sul caso La Russa: «Non riscriverei quella frase: non l’hanno capita»

Secondo il giornalista di Libero, le polemiche scoppiate contro di lui sono solo un pretesto per attaccare la Rai. Ma ammette sarcastico la «sconfitta professionale», perché chi lo accusa non ha letto il suo intero articolo

Prova a difendersi Filippo Facci dopo le polemiche scoppiate per un passaggio nel suo articolo su Libero sul caso della presunta violenza sessuale di Leonardo La Russa. Anzi il giornalista prossimo alla conduzione di una striscia quotidiana su Rai2 accenna a modo suo a una sorta di pentimento: «Riscriverei quella frase? No, perché conta solo un fatto – dice all’agenzia Ansa – che la frase non ha portato niente di buono e che ha fatto malinténdere un intero articolo. La professionalità innanzitutto – aggiunge Facci – l’orgoglio personale poi». Sotto accusa era finita la frase del suo pezzo in cui scriveva «una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa». Accuse partite in particolare dal dirigente Pd Sandro Ruotolo, al quale Facci risponde: «Senatore e responsabile informazione del Pd, mi ha attribuito questa mattina quattro reati sanzionati dal Codice di procedura penale: razzismo, sessismo, apologia del fascismo, vittimizzazione secondaria di una presunta stuprata. Questi reati – aggiunge Facci – deriverebbero tutti dalla frase nel mio articolo pubblicato sabato su Libero: “Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa”. È un passaggio stilistico, può non piacere, e la mia sconfitta professionale e il mio dispiacere derivano proprio da questo: dal fatto che ne abbiano fatto un caso senza aver letto l’articolo da cui il passaggio è estrapolato». Sul caso Facci sono intervenuti anche il sindacato del giornalisti e quello dei giornalisti Rai. Una polemica «costruita sul nulla», spiega la firma di Libero sicuro del fatto che fossero giorni che qualcuno cercasse un pretesto per tirare in ballo la Rai «colpevole di avermi proposto una collaborazione per ora non formalizzata». Facci poi aggiunge che «chiunque abbia letto l’articolo interamente, e sottolineo chiunque ha convenuto che il mio articolo fosse equilibrato ed equanime».

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