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No! Questo video non mostra la biblioteca di Marsiglia «incendiata dai migranti» durante le proteste in Francia

La clip riprende l'ufficio postale centrale di Manila nelle Filippine

Bruciare i libri è, sin dai tempi dell’incendio alla biblioteca di Alessandria, considerato uno dei gesti peggiori che possano mettere in atto orde di barbari. Proprio questo però, secondo alcuni utenti, sarebbe successo in Francia, teatro di violente proteste dopo l’uccisione del giovane Nahel da parte della polizia. Gli utenti dei social, in particolare, puntano il dito contro gli immigrati, accusandoli di aver distrutto la più grande biblioteca del Paese.

Per chi ha fretta:

  • Il video viene proposto per sostenere che i migranti avrebbero dato fuoco alla Biblioteca dell’Alcazar di Marsiglia durante le proteste in corso in Francia.
  • Il video non ritrae la Biblioteca Alcazar di Marsiglia.
  • La clip, infatti, riprende l’ufficio postale centrale di Manila, uno degli edifici più storici della capitale filippina, dove lo scorso 22 maggio è scoppiato un incendio che l’ha seriamente danneggiato.

Analisi

«I rivoltosi hanno bruciato la più grande biblioteca in Francia. La biblioteca dell’Alcazar di Marsiglia comprendeva un archivio di un milione di archivi storicamente significativi». Questo testo è stato condiviso su Facebook, in accompagnamento di un video dalla durata di circa 10 secondi in cui si vede un grande edificio bruciare. La stessa clip è stata condivisa con commenti analoghi anche da altri utenti, che commentano oltraggiati: «La stessa cosa avverrà da noi in Italia?». E ancora: «La biblioteca dell’Alcázar conteneva circa 1 milione di documenti, 350.000 dei quali erano di pubblico dominio. Manoscritti medievali…edizioni uniche, opere di grandi pensatori e filosofi…tutte distrutte».

Ma è dunque vero che «i migranti» si sono macchiati di un gesto tanto increscioso? Risposta breve: no. Risposta lunga: il video non è recente e non riguarda Marsiglia. Il rogo, infatti, si verificò lo scorso 22 maggio, nelle Filippine. Come ricostruisce il New York Times, in quella data «l’ufficio postale centrale di Manila, uno degli edifici più storici della capitale filippina, è stato quasi distrutto da un incendio durante la notte. (…) Il “guscio” della struttura in stile neoclassico, costruita nel 1926, era ancora in piedi. Ma il direttore delle poste Luis Carlos ha affermato che l’edificio è stato completamente sventrato, “dal seminterrato al piano terra fino al quinto piano”». I notiziari dell’epoca, come ad esempio quelli dell’Associated Press, presentano videoclip simili dell’edificio, da cui fuoriuscivano fiamme e fumo scuro.

Se non dovesse bastare, è facile constatare come la Biblioteca Alcazar di Marsiglia differisca per struttura e posizione dal luogo ritratto nei video virali:

La biblioteca era stata vandalizzata a fine giugno 2023, come riportato dai media locali, per poi venire riaperto pochi giorni dopo.

Conclusioni

Il video di un grande edificio in fiamme non ritrae la Biblioteca Alcazar di Marsiglia, che non è stata incendiata dai migranti nel corso delle recenti proteste in Francia. La clip, infatti, ritrae l’ufficio postale centrale di Manila, uno degli edifici più storici della capitale filippina, dove lo scorso 22 maggio è scoppiato un incendio che l’ha seriamente danneggiato.

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