Valeria Marini e i selfie con i fan: «Non dico mai di no ma una volta così ho perso l’aereo»

L’attrice racconta la sua carriera, le liti con Pamela Prati e il flirt con Jovanotti

L’attrice Valeria Marini si racconta oggi in un’intervista al Corriere della Sera. Nel colloquio con Giovanna Cavalli racconta che «in ciò che faccio metto amore e passione, condivido emozioni e il pubblico lo sente. E sono un’ottimista, pure nei momenti difficili, non è che non ne ho avuti. Trasformo le difficoltà in cose belle. Come stamattina. Ho preso una storta al piede, camminavo lenta, allora ne ho approfittato per fare selfie con chiunque. Se mi chiedono una foto non dico di no, una volta così ho perso l’aereo». Marini ha cominciato con Francesco Pingitore al Bagaglino. Qui ha avuto un contrasto con Pamela Prati, che l’avrebbe graffiata per ripicca. Lei ricorda così: «No dai, è stato un momento di gelosia, poi ci siamo chiarite e siamo amiche, l’invidia non mi appartiene».


Il film “Bambola”

Parla poi della scena della mortadella per il film «Bambola» di Bigas Luna. «Surreale, nessun imbarazzo, buona la prima. Per me è sempre così, pure nell’ ultimo film, Billie’s Magic World, con Alec e William Baldwin. Due grandi. Eppure ero l’unica a non sbagliare le battute». E del flirt estivo con Jovanotti: «L’ho conosciuto in un locale di Porto Rotondo, io ragazza immagine, lui dj, eravamo giovanissimi. Meraviglioso, solare, giocoso. Mi ha insegnato a guardare le stelle in cielo nella notte di San Lorenzo. Durò un anno». Con Alfonso Signorini fu invece «Amore a prima vista, ma ci sono tanti tipi di amore. Gli voglio un gran bene, mi è stato accanto nei momenti duri, come io con lui».


Vittorio Cecchi Gori

E Vittorio Cecchi Gori? «Mi mandò un enorme fascio di rose ma del biglietto non ricordo. Mi invitò a cena a casa sua. Quando arrivai dovetti aspettarlo un’ora perché si stava facendo la manicure». Ricorda anche la perquisizione all’alba a Palazzo Borghese. «Menomale che c’ero io, fu una messinscena organizzata per rovinarlo». Mentre di Giovanni Cottone non vuole parlare. «Altra farsa. Ho avuto l’annullamento dalla Sacra Rota in 4 mesi. Per fortuna me ne sono liberata in fretta». L’ultimo è un certo Ed: «La prego, basta. L’unico a cui voglio tuttora un gran bene è Patrick Baldassarri, che fa parte della mia famiglia».

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