Caso La Russa jr, in procura una decina di testimoni. Un’amica della 22enne che ha denunciato: «Non sembrava alterata»

Proseguono le indagini degli inquirenti di Milano per ricostruire quanto accaduto la sera del 18 maggio scorso nel locale Apophis

Secondo una delle testimoni che la notte del 18 maggio scorso era all’Apophis, la ragazza che ha denunciato Leonardo La Russa non sembrava «particolarmente alterata» quella sera. Lo ha detto agli inquirenti nel corso dei colloqui che i pm di Milano stanno svolgendo per la presunta violenza sessuale subita dalla 22enne dal figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa. La ragazza che ha denunciato ha raccontato di essersi svegliata la mattina dopo nel letto del 19enne, non ricordando nulla di quanto fosse accaduto la notte precedente dopo che il giovane le aveva offerto da bere. La testimonianza di oggi, resa da una conoscente della presunta vittima che quella sera di maggio si trovava nel locale di via Merlo a Milano, fornisce una versione diversa rispetto a quella data da un’altra amica della 22enne. Presente anche lei quella sera, ha scambiato dei messaggi la mattina seguente con la presunta vittima, dicendole che dopo il drink offerto dall’indagato era diventa strana. Gli inquirenti stanno continuando a sentire tutte le persone che hanno partecipato alla serata all’Apophis la sera del 18 maggio, per ricostruire quanto accaduto, e in procura sono state già ascoltate una decina di persone. Tra le deposizioni, ieri è stata raccolta anche quella della madre della 22enne. Uno dei punti nodali da chiarire sono le condizioni in cui era la ragazza, risultata poi positiva a cocaina, cannabis e benzodiazepine, queste ultime dovute all’assunzione regolare di tranquillanti.


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