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La scommessa degli Usa: «Pronti a sostenere il training dei piloti ucraini sugli F-16»

Se gli Europei saranno pronti. Per gli Stati Uniti Kiev potrebbe usare a breve le bombe a grappolo. Putin: «Allora lo faremo anche noi»

«Gli Stati Uniti non saranno di ostacolo all’inizio del training dei piloti ucraini sugli F-16», a dirlo il consigliere per la sicurezza americana, Jake Sullivan, annunciando il via libera che i Paesi europei dicevano di aspettare. «Il presidente consentirà, sosterrà, faciliterà e di fatto fornirà gli strumenti necessari affinché gli ucraini inizino ad essere addestrati sugli F-16, non appena gli europei saranno pronti», ha dichiarato il consigliere di Joe Biden alla Cnn.


Usa: «Presto Kiev userà le bombe a grappolo». Putin: «Allora lo faremo anche noi»

«Se non l’ha ancora fatto, l’Ucraina userà le bombe a grappolo nelle prossime ore e giorni». A dichiararlo è il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan in un’intervista alla Cnn, confermando che le forze di Kiev hanno ricevuto le bombe a grappolo americane e sono pronte a usarle. Nelle ultime ore in un’intervista ripresa dalla Tass Vladimir Putin aveva minacciato l’esercito di Kiev dichiarando che i suoi uomini utilizzeranno le stesse munizioni se dovessero essere colpiti. «La fornitura di queste armi all’Ucraina è un crimine», ha ribadito il presidente russo, «in Russia esiste uno stock sufficiente di vari tipi di munizioni a grappolo, di vario genere. Fino ad ora non l’abbiamo fatto, non l’abbiamo utilizzato e non ne abbiamo avuto necessità. Ma ovviamente, se vengono usate contro di noi, ci riserviamo il diritto di effettuare azioni speculari». E ancora «se gli Stati Uniti chiedessero ai leader europei di impiccarsi, questi lo farebbero». «A volte – ha aggiunto il presidente russo – sembra che loro (i politici europei) stiano facendo quello che gli viene detto dall’estero. Se gli viene detto domani: ‘Abbiamo deciso di impiccarvi tutti!’ faranno solo una domanda, con gli occhi bassi per la sorpresa della loro audacia: ‘Possiamo farlo con l’aiuto di corde fatte in casa?’. Ma penso che sarebbe un fiasco per loro perché è altamente improbabile che gli americani rifiutino un contratto così grande per la loro industria tessile».


Gli ultimi attacchi russi e le difficoltà degli ucraini

Prosegue l’offensiva russa in Ucraina. Nella notte, in almeno metà del Pese, sono scattate le sirene d’allarme, dopo che si sono registrate esplosioni a Kharkiv, la seconda dell’Ucraina e la più vicina al confine con la Russia, l’allerta è salita anche a Sumi e Poltava. Secondo quanto riferito dall’Ansa i colpi potrebbero essere partiti da degli S-300, e hanno spinto i residenti nei bunker. Il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, ha confermato le esplosione sul suo canale Telegram: «Gli occupanti russi hanno colpito la città nord-orientale dell’Ucraina di Kharkiv con missili nelle prime ore di domenica 16 luglio. Secondo le informazioni preliminari, i missili hanno colpito la parte centrale della città. Un attacco è stato registrato nel distretto Shevchenkivskyi di Kharkiv e non ha causato alcun danno. Al momento non ci sono informazioni sulle vittime. Per quanto riguarda il resto degli attacchi missilistici, i dipendenti del Servizio di emergenza statale stanno ispezionando l’area».

Difficoltà sul fronte orientale nella regione di Kharkiv e progressi a Bakhmut. Questa è la situazione sul terreno descritta dalle forze armate ucraine, secondo quanto riferisce la viceministra della Difesa Hanna Malyar. «A est la situazione è leggermente peggiorata. Il nemico ha avanzato attivamente per due giorni consecutivi in direzione di Kupyansk nella regione di Kharkiv. Siamo sulla difensiva. Ci sono feroci battaglie, le posizioni cambiano più volte al giorno», precisa. Invece, «nella direzione di Bakhmut stiamo gradualmente andando avanti. Sul fianco meridionale intorno a Bakhmut c’è un’avanzata quotidiana». «Sul fianco settentrionale stiamo cercando di mantenere le posizioni occupate, il nemico sta attaccando», mentre «sul fianco meridionale intorno a Bakhmut c’è un’avanzata quotidiana», e si spara anche in città, ha aggiunto. Nel Donetsk, poi, «il nemico continua le azioni offensive nelle zone di Avdiivka e Marinka. I nostri difensori continuano a contenerli efficacemente. Le feroci battaglie continuano senza cambi di posizione».

Bombe russe sulla città di Zaporizhzhia: morto un civile

Bombe russe anche sulla sulla città di Zaporizhzhia, dove è rimasto ferito un civile. A confermare l’attacco è stato il sindaco Anatolii Kurtiev, che su Telegram ha riferito che «la scorsa notte il nemico ha nuovamente attaccato Zaporizhzhia. Purtroppo una persona è morta». Nel messaggio su Telegram, il sindaco ha sottolineato che nel corso dell’attacco è stato colpito un impianto infrastrutturale strategico, che ha causato un blackout in uno dei distretti della città.

Il governatore filorusso di Sebastopooli: «Respinto attacco di 9 droni ucraini in Crimea»

Sempre nel corso della notte, il governatore filorusso di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev, ha dichiarato che le forze russe hanno respinto un attacco di 9 droni ucraini, che avrebbero attaccato l’area della baia di Sebastopoli e di Balaklava, in Crimea. Secondo Razvozhaev, citato dall’agenzia russa Tass, Sebastopoli è stata attaccata anche con droni marini, e al momento non risultano esserci notizie di danni o vittime. «Complessivamente, questa notte sono stati abbattuti due droni e cinque sono stati neutralizzati dalle unità di guerra elettronica – ha scritto Razvozhaev -. Anche due droni di superficie sono stati distrutti nella rada esterna».

Il Washington Post: «Le mine anticarro e antiuomo russe rallentano la controffensiva ucraina»

Secondo quanto riportato dal Washington Post, la controffensiva ucraina avanza lentamente perché i territori occupati e di linea difensiva russa sono disseminati di mine. Secondo i soldati ucraini, «la lunga preparazione alla controffensiva, iniziata circa un mese fa in molte aree del campo di battaglia nell’Est e nel Sud dell’Ucraina, ha dato ai russi il tempo di prepararsi – scrive il quotidiano statunitense -. Aree con una profondità di circa 5-16 km davanti alle principali roccaforti russe sono state densamente minate con mine anticarro e antiuomo e cavi nascosti collegati a cariche esplosive. Queste difese hanno avuto successo nel bloccare l’avanzata ucraina». Al netto di ciò, i vertici militari di Kiev hanno dunque deciso di cambiare strategia: «Anziché cercare di sfondare con veicoli da combattimento di fanteria e carri armati, che gli alleati occidentali hanno fornito all’Ucraina per la controffensiva, le unità stanno avanzando lentamente, a piedi».

(Foto in copertina  ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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