Sfregi al Colosseo, lo sfogo della direttrice del Parco archeologico: «Dai turisti tanta ignoranza, sono interessati più ai selfie che ai monumenti»

Le parole di Alfonsina Russo: «Mi preoccupa l’idea di aprire a tutti le piazze dei Fori anche di notte»

Gli imbrattamenti del Colosseo da parte di alcuni turisti sono frutto di ignoranza e mancanza di educazione. A dirlo è Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico dell’omonimo monumento, che include anche i Fori Imperiali. In un’intervista a Il Messaggero, Russo commenta gli ultimi episodi di vandalismo a uno dei monumenti più celebri della Capitale e punta il dito contro i turisti incivili. «Manca un’educazione civica al patrimonio. Manca la conoscenza a priori di quello che si visita. Vediamo i 25mila turisti che giornalmente visitano il Colosseo interessati prioritariamente a farsi selfie», si sfoga la dirigente. Nelle ultime settimane, l’antico monumento romano è stato oggetto di tre atti di vandalismo, tra chi ha deciso di staccare qualche frammento di laterizio e chi ha pensato bene di incidere il proprio nome sui muri. «Stiamo lavorando intensamente per rendere le visite sempre più consapevoli e cerchiamo di educare soprattutto i più giovani. Ma ripeto che non c’è consapevolezza diffusa di quello che si va vedere, perché ormai siamo troppo orientati su noi stessi», aggiunge Russo.


Nonostante gli episodi delle scorse settimane, la direttrice del Parco archeologico nega che ci sia un problema di sicurezza. «Il controllo interno è assolutamente all’altezza: oltre al personale di vigilanza del Parco affiancato da un numero consistente di personale a supporto, come la vigilanza armata, è attivo un sistema di video-sorveglianza», precisa Russo. La direttrice si scaglia poi contro il piano del Comune di Roma di rivoluzionare via dei Fori Imperiali, a partire dalla decisione di ridurre la carreggiata per le automobili e ampliare i marciapiedi. «Nel progetto di Roma Capitale – spiega Russo – emergono le gravi problematiche che rappresenta l’idea generale di aprire liberamente le Piazze dei Fori, con riferimento non solo alla tutela dei monumenti, ma anche alla sicurezza del pubblico, in particolare nelle ore notturne». Critico anche il giudizio sulla decisione di aprire nuovi scavi archeologici. Secondo Russo, andrebbe data la priorità a «un adeguato piano di restauro, manutenzione e miglioramento della fruizione sulle aree già portate alla luce negli anni scorsi».


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