Procede spedito, in Russia, lo smantellamento delle strutture della milizia Wagner, a lungo «braccio armato» ufficioso del Cremlino per compiere il lavoro sporco in molti teatri di guerra, fino a quello chiave ucraino, ma caduta in disgrazia dopo la rivolta (fallita) guidata dal leader Yevgeny Prigozhin contro le stesse autorità di Mosca. Secondo quanto riportano gli stessi mercenari su Telegram, infatti, è stata avviata la smobilitazione del centro di addestramento del Gruppo a Molkino, nel sudovest della Russia. Quella che è stata per anni la principale base operativa del gruppo dovrebbe chiudere del tutto entro il prossimo 30 luglio. In un video, pubblicato per primo dal canale Unloading Wagner, si vedono i mercenari ammainare le bandiere della milizia privata e quelle della Russia. Nei giorni scorsi si era diffusa la notizia, accreditata da fonti ucraine, dello spostamento di un grosso convoglio della milizia «decaduta» dalla Russia verso la Bielorussia.
Nuove basi per la guerra in Bielorussia
Nelle stesse ore l’agenzia di stampa di Minsk Belta ha confermato la ratifica da parte del regime bielorusso dell’accordo con la Russia sulla creazione di centri di addestramento e combattimento per il personale militare. La relativa legge, a quanto si apprende, è stata firmata dal presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. L’accordo prevede la creazione di centri di addestramento congiunti e definisce compiti e interazioni dei ministeri della Difesa dei due Paesi alleati.
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