Scontro sulla fine dell’accordo sul grano annunciata da Mosca. L’Ue: «Mossa cinica». Kuleba: «I prezzi saliranno ovunque»

L’Ucraina si dichiara comunque pronta a continuare le esportazioni, mentre gli Stati uniti condannano la scelta di Mosca

La missione russa alle Nazioni Unite ha dichiarato che la decisione sull’accordo sul grano è definitiva e non sono previsti ulteriori negoziati. «Di fatto, l’accordo sul Mar Nero ha cessato di funzionare oggi», aveva annunciato qualche ora prima il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Sfortunatamente la parte relativa alla Russia di questi accordi ancora non è stata attuata, quindi la sua validità è terminata. Non appena la parte russa degli accordi sarà soddisfatta, la Russia ritornerà immediatamente all’attuazione dell’accordo», aveva dichiarato Peskov a poche ore dall’attentato al ponte di Kerch in Crimea, sottolineando però che la decisione non avrebbe nulla a che fare con quanto accaduto. Si prevede dunque una nuova impennata nei prezzi in tutto il mondo. Almeno questo è quello che sostiene il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, commentando la mancata proroga dell’accordo sul grano ucraino.


Zelensky: «Continueremo gli export anche senza Mosca»

«La Russia ha lentamente ucciso l’accordo sul grano da un’estensione all’altra», ha commentato Kuleba, ricordando come l’anno scorso, quando è stata attuata l’iniziativa sui cereali del Mar Nero, «i prezzi alimentari globali sono scesi del 20%». In assenza di una proroga, si prevede un’altra impennata. Secondo il ministro, Mosca starebbe usando «la fame come strumento» per ricattare il mondo intero. Ma l’Ucraina non sembra intimidita, e dichiara di esser pronta a continuare le esportazioni nonostante l’uscita della Russia dall’accordo sul grano: lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il quale ha ricordato che c’erano due accordi, uno tra «Ucraina, Turchia e Onu» e «l’altro tra Russia, Turchia e Onu». Questo, ha aggiunto, significa che la Russia «sta violando gli accordi con il segretario generale dell’Onu Guterres e con il presidente Erdogan, non con noi».


La condanna dell’Ue

La decisione della Russia è stata definita «una mossa cinica» da parte della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha aggiunto di «condannare fermamente» Mosca. «L’Ue sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo. I corridoi di solidarietà Ue continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall’Ucraina ai mercati globali», ha tuttavia rassicurato von der Leyen. Anche gli Stati Uniti si sono schierati contro la decisione, che l’ambasciatore Usa all’Onu ha definito «un atto di crudeltà».

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