Caldo record e salute mentale, gli esperti: «Nel 2090 i crimini violenti aumenteranno del 5% per il cambiamento climatico»

I colpi di calore non sono l’unico male contro cui prestare attenzione e difendersi durante le ondate

I colpi di calore non sono l’unico danno fisico legato al caldo che bisogna tenere d’occhio in questi giorni in cui l’anticiclone Caronte fa schizzare la colonnina di mercurio oltre i 40 gradi. A soffrire è anche la mente. Le temperature eccessive mettono in difficoltà il sistema cognitivo, rendendoci, sostanzialmente, un po’ più stupidi. Non solo: questa difficoltà a ragionare è legata a un aumento dell’aggressività, della violenza e della criminalità. Come se non bastasse, il forte caldo aumenta i livelli di ansia in chi già ne soffre, così come acuisce i sintomi depressivi, e coincide con un incremento dei tentativi di suicidio. Così, mentre Caronte raggiunge il suo picco in tutto il Paese, con il Nord che intravede il refrigerio dei temporali in arrivo nei prossimi giorni, e il Sud che invece potrebbe continuare a boccheggiare, è importante stare attenti anche agli effetti meno visibili della calura.


Ridotte capacità cognitive, aggressività e crimini

Tra gli effetti più importante sulla salute mentale c’è appunto la confusione generata dal caldo. A sostenerlo è un studio pubblicato sulla rivista Plos Medicine condotto all’Università di Boston. Il campione è stato diviso in due gruppi, uno in una stanza senza aria condizionata, con una temperatura media di 26 gradi e picchi di quasi 31, e uno in una stanza a circa 21 gradi. Per 12 giorni i giovani volontari sono stati sottoposti a prove cognitive. Il risultato? Chi stava al caldo è stato il 13% più lento di chi era al fresco. E – sottolinea The Conversation – questa confusione sembra essere alla base della maggiore aggressività che si riscontra nei periodi caldi. Ci sono, inoltre, numerose evidenze che legano il caldo estremo ai crimini violenti, che possono aumentare anche del 5%, come i casi di violenza sessuale. Secondo alcune stime, entro il 2090, i crimini violenti potrebbero essere il 105% di quelli odierni in tutto il mondo.


Disturbi psichici e farmaci che non funzionano

Il problema ha a che fare con i livelli di serotonina – sostanza che legata alla soddisfazione alla felicità e all’appetito – che diminuiscono con l’aumentare della temperatura, incrementando i tassi di aggressività. D’altronde, riporta il Corriere della Sera, i crimini più efferati, ma anche le banali liti tra automobilisti, avvengono in maggior misura d’estate. A ciò si aggiunge un peggioramento di disturbi bipolari, attacchi d’ansia (compresa l’ecoansia), attacchi di panico e altri disturbi psicologici. La questione è legata anche alla perdita di efficacia di alcune sostanze che regolano l’umore, come il litio, usato contro il bipolarismo. Altro rischio riguarda gli antipsicotici, che soprattutto con il caldo rischiano di sopprimere la sensazione di sete con effetti particolarmente gravi sugli anziani e sulle persone non autosufficienti.

Le previsioni

Intanto, dopo i record di temperatura toccati ieri al Centro-Sud, come ad esempio i 42 gradi di Roma, mai visti da quando sono iniziate le misurazioni, potrebbero arrivare anche in alcune zone della Pianura Padana, come Ferrara e Bologna, dove sono previste temperature intorno ai 40 gradi. Possibili 45-46 gradi su Sardegna e Sicilia. Ma almeno per il settentrione si intravede uno spiraglio di fresco, con la ritirata della bolla africana che dovrebbe iniziare giovedì 20. Attenzione, però ai temporali. La differenza di energia tra la massa d’aria calda e quella fredda rischia di generare forti venti, grandinate e trombe d’aria come quelle che si sono viste in Alto Adige e sulle montagne venete. Durante la giornata di venerdì i temporali dovrebbero scendere anche sulla Pianura Padana, restandoci fino alla mattinata di sabato per poi lasciare spazio al sole. Valori in lieve calo al Sud, ma pronti a risalire già nel fine settimana.

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