Addio isolamento per i positivi al Covid, il via libera per le ferie estive. Schillaci: «Era già ampiamente inapplicato»

Non ci saranno più i cinque giorni di isolamento obbligatori che ancora erano in vigore. La decisione del ministro della Salute dopo gli inviti dal settore turistico

Stop all’isolamento per le persone che risultano positive al Coronavirus. Ad annunciare la caduta della norma è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, sottolineando che l’indicazione «ormai di fatto risulta inapplicata». Già, perché dopo la dichiarazione della fine dello stato di emergenza (non prorogato dal 31 marzo 2022, ndr), nel corso dei mesi le misure adottate in tempi di pandemia sono progressivamente rimodulate, fino a scomparire. Dapprima lo stop al Green pass, poi la soppressione dei bollettini quotidiani con i numeri dei nuovi casi, dei ricoveri e dei decessi, l’annullamento della quarantena per i contatti stretti e infine la decadenza progressiva dell’obbligo di uso delle mascherine. E l’obbligo di isolamento per i positivi? Di fatto, l’ultima circolare ministeriale che aveva regolamentato l’isolamento dei positivi era stata emanata lo scorso 30 dicembre 2022. Secondo le linee guida i positivi al Covid erano tenuti a restare isolati a casa per 5 giorni (in caso di sintomatologia), mentre per i pazienti asintomatici l’isolamento poteva dirsi concluso con un test negativo. La circolare, però, non presentava alcuna data di decadenza della misura, diversamente a quanto accaduto con l’obbligo del Green pass, o riguardo all’uso delle mascherine. La decisione si eliminare l’isolamento dei pazienti positivi al Covid è arrivata sulla scia dei solleciti arrivati da Gabriele Milani, direttore dalla Federazione turismo organizzato, che in una lettera al ministro Schillaci e alla ministra del Turismo Santanché, ha sottolineato «che queste limitazioni sono state previste quando la situazione sanitaria era completamente differente: non a caso gli altri stati Ue hanno già tolto isolamento e quarantena l’anno scorso». E la risposta del titolare del dicastero della Salute non si è fatta attendere: «Adesso lo toglieremo anche perché di fatto credo sia ampiamente inapplicato».


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