Chi è Edoardo Torricella, l’attore e regista a cui il governo ha concesso il vitalizio

Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’assegno previsto dalla legge Bacchelli all’88enne che lavorò con Fellini, Rossellini e Bellocchio

Il Consiglio dei ministri riunito giovedì 20 luglio ha deliberato la concessione del vitalizio a Edoardo Torricella, attore e regista per cinema, tv e teatro. Su iniziativa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’artista 88enne riceverà ora l’assegno previsto dal 1985 dalla legge Bacchelli per i cittadini illustri nel mondo delle arti e della cultura che versino in stato di necessità economica. Nato a Milano il 30 maggio 1935, Torricella ha frequentato la scuola del teatro drammatico del capoluogo lombardo per poi trasferirsi a Roma dopo aver vinto una borsa di studio come allievo attore all’Accademia nazionale d’arte drammatica. E qui ha conosciuto, suo compagno di corso, Carmelo Bene, per il quale nel 1962 ha recitato nel suo Pinocchio. Ha lavorato per il cinema, per la televisione e per il teatro, collaborando anche con Peppino De Filippo e realizzando circa un centinaio di regie teatrali e radiofoniche. Ma Torricella in carriera ha lavorato anche come attore per il cinema con registi di successo. Nel 1965 era in Giulietta degli spiriti di Federico Fellini, nel 1968 ne I quattro dell’Ave Maria di Giuseppe Colizzi e l’anno successivo in Atti degli apostoli di Roberto Rossellini. Tra i film a cui ha preso parte, anche Nel nome del padre di Marco Bellocchio nel 1972. Il 17 luglio il governo Meloni aveva concesso lo stesso vitalizio anche all’artista di strada Fausto Delle Chiaie e il reporter giramondo Franco Guarino, una decisione che l’11 maggio scorso ha riguardato altri quattro artisti: Roberto Baiocchi, Elio Fidia Pulli, Graziella Scotese e Giuseppe Scarpettini.


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