Rifiuti a Roma, la denuncia social di Sabrina Ferilli: «La mia salvezza è lo spazzino volontario. Se mi avvicino ai cassonetti rischio la vita»

L’attrice, sul suo profilo Instagram, ha documentato la sporcizia per le strade e i cassonetti pieni

Roma non è visitata solo da temibili specie selvatiche (da serpenti a cinghiali, passando per topi e gabbiani): per le strade della Capitale abbondano i rifiuti, e il disagio è acuito dal caldo asfissiante che ne accentua i miasmi. In assenza di un efficace sistema di raccolta, compito che spetterebbe ai netturbini di Ama, c’è dunque chi prova a risolvere il problema in autonomia. Come Sabrina Ferilli, che su Instagram ha raccontato di esser solita pagare uno «spazzino» volontario che, armato di scopa e paletta, ripulisce gli scarti. «Roma, un sabato. Come sempre, eh, non è che cambi niente»: queste le parole che accompagnano le riprese di cartacce, scontrini, mozziconi di sigarette abbandonati in via Cola di Rienzo, nel quartiere Prati, uno dei più prestigiosi della Capitale. «Puntualmente è così, puntualmente c’è tutto quello che vedete. Non vi riprendo i cassonetti perché rischio la vita con morsi di animali vari, mammiferi e non», commenta l’attrice. «E poi c’è lui, al quale dò un piccolo aiuto. Pulisce le due tre vie che ho intorno a casa», racconta indicando un uomo all’altro capo della strada che fa lo «spazzino» volontario. Una figura in cui ci si può imbattere con facilità per le strade romane: ragazzi che puliscono le strade e chiedono in cambio un’offerta ai passanti. «Se questo ve sembra normale… Roma Capitale. Pagando, eh», commenta sarcastica Ferilli. Nelle scorse settimane Alessandro Gassmann aveva documentato la sporcizia per le strade e anche la showgirl Elena Santarelli aveva denunciato la situazione-rifiuti: «Roma, caldo, e ovviamente un odore che vi lascio immaginare!». E aveva poi lanciato un appello: «Inviterei ogni persona, famosa e non, a documentare questo schifo a Roma».


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