In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIBolzanoElon MuskTrentino-Alto Adige

La casa dei sogni di Elon Musk in Alto Adige, gli architetti italiani: «15 camere, 15 bagni e piscina riscaldata sospesa verso le montagne»

25 Luglio 2023 - 14:44 Redazione
I professionisti che hanno progettato la villa, intervistati da "Corriere della Sera": «Il patron di Tesla ci ha fatto ricontattare e vorrebbe proseguire»

15 camere da letto, 15 bagni. Ampio living, cantina termoregolata per i vini e spa interrate. Un progetto ambizioso, certo. Non per Elon Musk, che lo ha commissionato allo studio di architettura BlueArchcon che a sede a Milano e Bolzano. «Una cubatura di 800 metri quadri», in Alto Adige. Più precisamente a San Cassiano in Badia, a circa 1.500 metri di quota. «I dettagli più azzardati – spiega l’architetto Alessandro Costanza, mentre mostra i render Corriere della Sera – sono la camera criogenica a -100 gradi, la cabina armadio interrata, a scomparsa nel pavimento, e la piscina in vetro riscaldata e lunga 30 metri, protesa verso il vuoto e sospesa verso le montagne». Il patron di Tesla, Twitter, SpaceX è venuto a sciare in Alto Adige qualche anno fa e sarebbe rimasto folgorato dalle Dolomiti. Così, spiega il quotidiano, ha deciso di metterci radici.

Il progetto in Alto Adige

L’architetto Costanza, che ha fondato con il socio Alberto Montesi lo studio di architettura, ha spiegato di essere stato contattato a novembre. Non direttamente dall’imprenditore sudafricano, naturalizzato statunitense, ma da un intermediario. «Il suo broker internazionale, dopo aver visto il progetto monumentale che abbiamo realizzato a Selva di Val Gardena per Pietro Beccari, il Ceo di Lvmh (di cui fanno parte Louis Vuitton e Dior), ci ha chiesto di prefigurare un edificio su un terreno in vendita di interesse del signor Musk: un prato verde inclinato da 4mila metri. Non ci è stato detto altro». Quindi, il progetto, cominciato a partire da una domanda: «Come potrebbe essere la casa di un viaggiatore spazino dalla mente infinita?», si sono chiesti gli architetti. La risposta? «Una composizione dinamica di piani aggettanti e volanti ed equilibri instabili».

L’ok di Musk

Il progetto presentato dagli architetti bolzanini è piaciuto a Musk. «Ci ha fatto ricontattare e vorrebbe proseguire». Ma pare che nel frattempo l’area sia stata venduta e «non credo – spiegano gli architetti – che Elon ne abbia finalizzato l’acquisizione. In compenso in valle sta già succedendo il finimondo a livello di prezzi dei terreni. Così abbiamo trovato una seconda area molto discreta, off-market, perfetta per lui», concludono.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti