Torino, arrestato per stupro in flagranza nei confronti della figlia minore di 14 anni e incinta

Un cittadino filippino ripreso dalle telecamere in ospedale. L’analisi del Dna sul figlio della bambina

Un cittadino filippino di 35 anni è stato arrestato per abuso sessuale aggravato. Ora si trova recluso in carcere al Lorusso e Cotugno di Torino. La violenza sessuale sarebbe avvenuta nei confronti della figlia. Che all’epoca era incinta e minore di 14 anni. La vicenda che racconta oggi La Stampa comincia a inizio luglio, quando la ragazza si presenta in ospedale. È in avanzato stato di gravidanza. Si informa sul parto e sulla pratica del taglio cesareo. Chiede anche quali esami dovrà sostenere e quali cibi può e non può mangiare. Quando gli chiedono chi è il padre del bambino, la ragazzina risponde in maniera evasiva. Prima racconta di averlo conosciuto sui social network. Poi parla di una chat di incontri. Infine cambia discorso.


L’inchiesta

Nemmeno la madre dice nulla. E ora gli inquirenti attendono gli esiti del test del Dna. Se non è un coetaneo, è perseguibile per legge. Intanto l’ospedale manda una segnalazione in procura. Il procuratore aggiunto Cesare Parodi, competente sui reati di codice rosso, apre un’indagine. E le forze dell’ordine nascondono alcune telecamere nelle stanze in cui la ragazzina è ricoverata. Le videocamere registrano ogni cosa. Le fanno visita la madre e i fratelli. Un giorno arriva il padre. Che finisce in arresto il 10 luglio: «È una vicenda molto delicata, che racchiude un’immensa sofferenza», commenta l’avvocato che lo assiste, la legale Elena Emma Piccatti. Gli inquirenti hanno sequestrato i cellulari in uso alla famiglia. E ora indagano sul passato dell’uomo. Che è incensurato ed è arrivato in Italia una decina di anni fa. L’inchiesta vuole appurare se ci sono stati precedenti e se la giovane si è confidata con i compagni di classe o le amiche.


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